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In questo momento Zlatan Ibrahimovic è a Monaco di Baviera per un consulto col dottor Muller Wolfhart: ieri il gigante svedese era stramazzato al suolo a metà ripresa per un problema muscolare, più precisamente uno stiramento al flessore della coscia destra. Sin da subito si era intuito che l’infortunio non fosse cosa da poco, dacché Ibra non era riuscito a stare in piedi, aveva lasciato il campo senza fermarsi in panchina e in generale zoppicava vistosamente toccandosi la coscia interessata. La felicità per il 3-1 sul Chelsea in casa Paris Saint Germain fin da ieri sera era in qualche misura mitigata per l’acciacco occorso al numero 10 e stella della squadra; al fischio finale Edinson Cavani aveva ammesso:
“Non so quanto sia grave l’infortunio di Ibra, ma di certo è grave la sua assenza perché tutti sappiamo cosa porta alla nostra squadra. Al ritorno comunque faremo una grande partita perché sentiamo una grande responsabilità verso tutta la città di Parigi”.
Ancora non vi sono referti medici e responsi specialistici, ma il numero uno del club parigino oggi in conferenza stampa ha anticipato qualcosa sull’entità dell’infortunio dell’ex milanista; Al Khelaifi è apparso sereno e in una certa misura raggiante per il livello raggiunto dal club di cui è proprietario, ma a domanda specifica ha dovuto purtroppo rispondere senza giri di parole:
“Siamo ancora in attesa dei risultati degli esami, ma credo che dovrà stare fermo per almeno quattro settimane. E’ impossibile recuperi in tempo per il match di ritorno col Chelsea”.
Ma se l’italiano, ancorché tradotto dal francese, non è un’opinione quell'”almeno” è inequivocabile: in altre parole Zlatan potrebbe anche aver finito la stagione, di sicuro non sarà disponibile per il ritorno di Stamford Bridge e le eventuali semifinali, senza dimenticare la finale di Coppa di Francia in programma sabato 19 aprile contro il Lione. Una bega non da poco per il tecnico Laurent Blanc che ora dovrà affidare le chiavi del reparto offensivo a Edinson Cavani, nell’ultimo periodo sì titolare ma sacrificato in compiti di copertura che ne condizionavano la lucidità sotto porta, mentre a livello prettamente numerico a sostituire il campione svedese sarà Lucas Moura che già ieri aveva rilevato il compagno giocando per altro un ottimo spezzone di gara.
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