Fabio Quagliarella andò via dal Napoli dopo aver rotto con la tifoseria e con il presidente De Laurentiis? Non è propriamente così: dopo diversi anni è lo stesso bomber del Torino a fare luce su quanto accadde nell’estate del 2010. E lo fa in un momento molto delicato per la sua carriera: da giorni, infatti, il bomber campano è finito nel mirino della tifoseria granata, per via delle vere o presunte scuse ai sostenitori del Napoli dopo aver messo a segno un gol su rigore nell’ultimo scontro diretto.
Oggi, però, i problemi di Quagliarella con la sua tifoseria passano in secondo piano, poiché tiene banco il processo a Raffaele Piccolo, un agente della polizia postale accusato di essere “lo stalking dei vip”. Come riporta il ‘Corriere dello Sport’, Fabio Quagliarella è stato sentito in quanto parte lesa ed ha fatto importanti rivelazioni su quanto accaduto nel 2010:
“Me ne andai a Torino – rivela il bomber di Castellammare di Stabia – perché ricevetti le accuse infamanti di essere un camorrista ed un pedofilo, oltre per aver partecipato a delle orge. Tutto questo giunse via lettere anche al presidente De Laurentiis”.
Quanto al suo rapporto con Piccolo, Quagliarella ha ammesso di averlo incontrato per la prima volta nel 2000 e ha fatto riferimento anche a messaggi ricevuti sul telefonino del padre e della fidanzata.
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