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Quanto costa un punto in Serie A? La classifica dei club che hanno investito meglio sul mercato

Quanto costa un punto in Serie A? La classifica dei club che hanno investito meglio sul mercato. La posizione del Milan fa discutere.

Nella competizione sportiva che appassiona milioni di tifosi ogni anno, non solo le reti e le vittorie contano, ma anche le strategie finanziarie adottate dalle squadre per costruire le proprie rose. La Serie A italiana, uno dei campionati più seguiti al mondo, offre un palcoscenico esemplare per valutare come l’investimento in calciatori si traduca in successo sul campo.

All’esame della prima metà della stagione 2024/25 emerge un quadro dettagliato di quali club hanno saputo ottimizzare le proprie risorse economiche. Una classifica che rende giustizia e merito a chi ha saputo ottimizzare al meglio la propria società con scelte oculate, lungimiranti. Tutto ciò in netta contrapposizione invece a chi, con le proprie finanze, non ha saputo costruire qualcosa di redditizio sul rettangolo verde di gioco. La posizione del Milan, in tal senso, fa discutere.

I migliori investimenti e la posizione in classifica del Milan

Alla luce dei dati raccolti, la Fiorentina si distingue come la squadra che ha speso più saggiamente, con un costo per punto di appena 1,4 milioni di euro, un indicatore della capacità di ottenere rendimenti sportivi spendendo cifre contenute. Segue la Lazio, celebre per la sua attenzione alla sostenibilità economica, e l’Atalanta, che nonostante alcuni passi falsi rimane in lizza per la conquista dello Scudetto. Queste squadre dimostrano come una gestione finanziaria oculata possa tradursi in prestazioni eccellenti senza necessariamente avere a disposizione budget esorbitanti. La posizione del Milan in questa particolare classifica fa discutere, e non poco.

Napoli e Milan: tra successi e strategie da rivedere

Il Napoli emerge positivamente per l’efficacia dei suoi investimenti, situandosi tra le squadre con migliori rendimenti economico-sportivi. D’altro canto, il Milan, nonostante spese imponenti, si ritrova a pagare un alto prezzo per ogni punto guadagnato a causa di una prima metà di stagione sottotono. In particolare il Milan, a fronte di 105,2 milioni di stipendi – riporta Calcioefinanza.it – con ammortamenti assestanti a 73, 5 milioni, con costi di prima meta 2024-2025 che si attestano a 85,4 milioni, ha un costo per punto di 2.85. Questi casi sottolineano come una gestione finanziaria prudente possa essere tanto o più importante di una rosa stellare per ambire al successo. Il confronto diventa più aspro quando si passa a considerare le squadre le cui strategie di investimento non hanno portato ai risultati sperati. La Juventus rappresenta il caso più eclatante: nonostante un esborso di oltre 115 milioni, il rapporto costi/riconoscimenti appare deludente, con ogni punto in campionato a costare 3,49 milioni di euro. Questo approccio spendaccione senza un concreto ritorno in termini di punti interroga sulla sostenibilità delle scelte operate dalla dirigenza.

Il resoconto della classifica

L’analisi del rapporto tra costi della rosa e punti ottenuti nel campionato di Serie A offre spunti di riflessione sul valore delle politiche di investimento nel calcio moderno. Mentre alcune squadre come la Fiorentina e la Lazio riescono a massimizzare i propri investimenti, altre, nonostante risorse finanziarie maggiori, faticano a tradurre gli sforzi economici in successi sportivi. Queste osservazioni pongono in evidenza l’importanza di strategie finanziarie equilibrate e di una visione a lungo termine per garantire non solo successi immediati ma anche stabilità e crescita futura.

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