Mario Balotelli è un top player o no? Mario Balotelli è un leader o no? Il dibatti è aperto e a dire il vero va avanti ormai da anni. Anche all’ultimo Mondiale, a 24 anni, l’attaccante trasferitosi in queste ore al Liverpool ha confermato di avere doti importanti, ma la maturità calcistica e umana sembra essere ancora lontana. Probabilmente, l’addio al Milan è l’ultima occasione che Balotelli ha per dimostrare di poter calcare certi palcoscenici da protagonista e a confermarlo stavolta è Mino Raiola, colui il quale ha gestito fin qui ‘Supermario’ dentro e fuori dal campo: dal passaggio dall’Inter al Manchester City, dal ritorno in Italia – voluto fortemente dal giocatore – al ritorno in Premier League “dove ci saranno meno pressioni”.
Intervistato dal ‘Corriere della Sera’, l’agente italo-olandese ha colto l’occasione per sfatare alcune leggende metropolitane sul suo passato (“ho lavato piatti e cessi, ma non ho mai fatto il pizzaiolo”) ed ha spiegato come si è consumato l’addio di Balotelli al Milan, non lesinando dure stoccate al proprio assistito. “Mario non è pronto per essere un leader. Il Liverpool è l’ultima spiaggia, non ha più l’alibi dell’età”, è il succo dell’intervista rilasciata da Raiola al quotidiano milanese. All’età di Balotelli, campioni del calibro di Del Piero e Baggio, giusto per fare qualche esempio, avevano conquistato trofei – che non mancano al neo centravanti del Liverpool – ma soprattutto carisma e rispetto in ambito internazionale. Dentro e fuori dal rettangolo di gioco.
Il divorzio dal Milan non è stato un fulmine a ciel sereno: il rapporto si era pian piano logorato e le parti erano giunte ad una sorta di sopportazione reciproca, che magari sarebbe durata a lungo senza la regia di Raiola. Per il bene di Balotelli, l’agente stava lavorando da mesi al trasferimento in un club con meno pressioni nei confronti di un giocatore che ha dimostrato di non reggerle proprio a certi livelli. Si attendeva solo l’offerta giusta, che è arrivata dal Liverpool:
“Tre giorni fa non c’era niente in ballo – ammette Raiola – , si parlava di Liverpool ma non c’era un’offerta. Sto lavorando su Mario da mesi, era il momento di divorziare dal Milan”.
Nel nuovo contratto non ci sarà alcuna clausola comportamentale, a differenza di quanto trapelato ieri: Balotelli, conferma Raiola, sarà sottoposto allo stesso codice dei nuovi compagni. Tornando sull’addio ai rossoneri, non c’è stato un motivo scatenante, ma l’italo-olandese deve confermare che il suo assistito paga la mancanza di carisma: Balotelli non è un leader e se non lo è diventato a 24 anni, difficilmente riuscirà ad esserlo nelle prossime stagioni.
“A 24 anni Balotelli non ha più l’alibi dell’età. Il Liverpool è sempre stata l’unica squadra che ho trattato per Mario in Inghilterra. Tre giorni fa non c’era niente in ballo. Addio al Milan? Non c’è stato un fatto, una litigata, non è vero che si sono incrinati i rapporti. Al Milan non posso rimproverare niente – ammette Raiola – è una grande società. Mario ha dato un apporto determinante per andare in Champions ma poi si è visto che non è pronto per essere un leader. Il Liverpool ha Gerrard, lì Mario sarà protetto e potrà esprimersi al meglio”.
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