Le vittorie di Porto e Benfica nell’andata dei quarti di finale di Europa League non sono una buona notizia per l’Italia, che deve difendere con i denti il quarto posto nel ranking Uefa. Solo la Juventus, dunque, può consentire alla nostra nazione di mantenere il quarto posto: qualora i lusitani ci costringessero alla perdita di una posizione, non ci saranno immediate ripercussioni in termini di squadre rappresentanti in Champions League, poiché fino al sesto posto rimangono tre. Nel 2010 fu l’Inter a consentire all’Italia di mantenere i quattro posti in Champions grazie proprio alla vittoria in finale contro il Bayern Monaco, ma la discesa dal terzo al quarto posto del ranking fu solo rimandata di un anno.
Ora c’è il rischio che il movimento calcio italiano, sempre meno competitivo rispetto a Premier League, Liga Spagnola e Bundesliga, perda anche la quarta piazza: nessuna conseguenza immediata, dunque, ma un grande colpo in termini di prestigio. Quel prestigio che il calcio italiano cerca disperatamente di riconquistare, colmando sia il gap commerciale sia sportivo con i top club d’Europa. Attualmente l’Italia ha cinque punti in più sul Portogallo, ma è distante anni luce dal podio del Ranking Uefa: la stagione attuale, però, non è fin qui andata malissimo, visto che le squadre italiane hanno conquistato 13,5 punti di coefficiente, contro i 14 della Germania, che però ha ancora in corsa in Champions League Bayern Monaco e Borussia Dortmund.
Il problema si presenterà a partire dalla prossima stagione sportiva: con i preliminari di Champions estivi, infatti, partirà il nuovo quinquennio Uefa, che cancellerà dunque la stagione 2009-2010, la più vecchia ma anche la migliore per il calcio italiano. A quel punto, Portogallo e Italia saranno quasi appaiate con un coefficiente di 50,29 per i lusitani, e 50,51 per noi, incrementabile al massimo di 1,7 se la Juventus vincesse l’Europa League. Benfica e Porto, invece, andando avanti potrebbero fruttare altri 3 punti al Portogallo, decretando il sorpasso. In termini di prestigio, per l’Italia scendere al quinto posto significherebbe tornare indietro esattamente di 30 anni, all’anno 1984. Che non è comunque il nostro peggior risultato, visto che nel 1982 siamo riusciti anche a scendere fino al 12° posto del ranking. Dal 1986 al 1999, invece, il calcio italiano è stato in testa. Poi il declino inesorabile dal punto di vista sportivo ed economico.
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