Costano cari gli insulti razzisti al giovane attaccante del Milan, Cosimo La Ferrara. Il sedicenne bomber rossonero, si è reso protagonista di un episodio da censura al termine derby dello scorso anno valido per la categoria Allievi regionali. Dopo aver segnato il gol del 5-0 nei confronti dell’Inter, La Ferrara apostrofò il calciatore di colore nerazzurro, Justice Opoku, con questa frase: “Questo è per te, negro di m…”. Al termine della partita, l’allora tecnico Cristian Brocchi, chiese al suo giocatore di scusarsi immediatamente con l’avversario, cosa che puntualmente fece, ma questo non è bastato a sottrarlo dalla pesante decisione del Tribunale Federale Nazionale.
L’episodio è accaduto lo scorso mese di marzo, mentre per la sentenza ci sono voluti circa sei mesi. Il Tribunale Federale Nazionale ha sostanzialmente dimezzato le pene richieste dalla Procura Federale: al Milan è stata comminata una multa di 5 mila euro, mentre il giocatore “se l’è cavata” con cinque turni di squalifica. Secondo quanto si legge nella sentenza, i giudici federali hanno ritenuto irrilevante il fatto che La Ferrara abbia utilizzato la parola “nero” anziché “negro”. Respinta così, la tesi difensiva dell’avvocato Lorenzo Cantamessa, tra l’altro figlio di Leandro, storico legale del club rossonero.
La Procura Federale aveva chiesto 10 giornate di qualifica, ma la sanzione è stata dimezzata poiché c’è stato comunque il “comportamento consapevole” del giocatore, che si è poi scusato anche con tutti i componenti della panchina dell’Inter. Inoltre, il tecnico Brocchi, di comune accordo con la società rossonera, lo ha sospeso per le quattro partite successive. Il Milan, ha già comunicato che non farà ricorso avverso la decisione presa dal Tribunale Federale Nazionale, un gesto che fa onore alla società milanese.
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