Stessa squadra, stessa competizione, stessi protagonisti: la storia si ripete, ieri sera Xabi Alonso e Sergio Ramos, diffidati e a rischio squalifica, sono stati ammoniti sul finire di gara contro il Galatasaray, due gialli che “puzzano” e che consentiranno ai due giocatori del Real Madrid di saltare, per squalifica, il ritorno di Istanbul dei quarti di finale di Champions League. Il tutto per ripulirsi la fedina penale in vista delle probabili semifinali.
La notizia, per molti, appare come una “deja vu” perché due anni e mezzo fa accadde qualcosa di molto simile, sebbene più grave nella sua esplicazione: durante un Ajax – Real proprio Ramos ed Alonso si fecero espellere (erano già ammoniti) per perdita di tempo; Mourinho, tramite Dudek e Casillas, ordinò la furbata facendo inviperire l’Amsterdam Arena (i lancieri perdevano 0-4), il tutto per saltare l’ultima ininfluente partita del girone contro l’Auxerre e arrivare intonsi agli ottavi.
Quella volta non si andò oltre l’indignazione, in questo caso invece la Uefa potrebbe dare una sacrosanta stangata alle merengues: secondo un provvedimento del giugno 2011, in caso di ammonizioni giudicate “pilotate” scatta automaticamente la doppia giornata di squalifica, evenienza temuta in casa Real perché priverebbe i blancos di due pedine fondamentali per l’andata delle semifinali (sempre, ricordiamolo, che gli spagnoli passino il turno).
In caso la Uefa si pronunciasse per i due turno di stop, di sicuro partirebbe il ricorso; le argomentazioni madrilene in questo senso si concentrerebbero sulla dinamica della sanzione: fallo inesistente di Xabi Alonso su Eboue (al limite dell’area, a partita quasi finita), Sergio Ramos scaraventa via la palla (ammonito), l’ex Liverpool protesta (ammonito anche lui, ma le immagini non esistono). Due piccioni con una fava, questa volta però non si vede Mou che ordina la furbata: evidentemente i due sapevano già cosa fare.
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