Se era in cerca di visibilità, il 28enne Ashad Ali (detto Adey) ci è riuscito in pieno: l’attaccante della Nazionale delle Maldive ieri si è reso protagonista di un rigore quantomeno bizzarro, per altro realizzato alle spalle del capitano dell’Afghanistan Faqiryar. Ma andiamo con ordine e collochiamo l’episodio nel suo contesto. In questi giorni sulle isole delle Maldive si sta disputando la quinta edizione dell’AFC Challenge Cup, una competizione tra nazionali emergenti del continente asiatico che garantisce alla vincitrice l’approdo alla Coppa d’Asia (la prossima è in programma in Australia nel gennaio 2015).
Buono il cammino dei padroni di casa e dell’Afghanistan, ma entrambe le squadre si sono fermate alle semifinali (battute rispettivamente da Filippine e Palestina che si sfideranno nella finalissima di Malé) così che si ritrovate a fronteggiarsi per la finalina di consolazione per il terzo posto. Reti bianche nei novanta minuti, 1-1 dopo i tempi supplementari, la partita si è trascinata fino ai rigori: al settimo rigore per le Maldive, le due squadre erano in parità, Adey ha calciato in maniera davvero singolare. Rincorsa normale, poi è caduto rovinosamente a terra, quindi si è rialzato velocemente e ha battuto il portiere avversario.
Regolare o da annullare? L’arbitro del Kirghizistan, il Signor Dimitri Mashentsev, non ha battuto ciglio convalidando la rete, decisione importante ai fini del risultato perché le Maldive hanno poi vinto l’incontro conquistando il terzo gradino del podio. Dunque un altro rigore sui generis dopo quello, sbagliato, che vi avevamo proposto tre giorni fa, ma se in quel caso l’errore fu involontario e goffo, in questo pare che Adey lo abbia fatto apposta: lo abbiamo detto in apertura, un po’ di visibilità nell’era digitale non fa mai male.
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