Due espulsioni e conseguente rissa in campo durante il match tra Independiente del Valle e Barcelona Sporting Club del campionato ecuadoregno, giocato 5 giorni fa allo Stadio Rumiñahui. L’arbitro dell’incontro Vinicio Espinel ha espulso nell’arco di due minuti prima il portiere titolare Máximo Banguera e poi il suo sostituto Damián Lanza, che aspettava di subentrare a bordo campo al posto di un compagno. Una beffa per il Barcelona SC, squadra che porta questo nome perché fondata da alcuni immigrati catalani nel 1925, costretta a giocare per tutto il secondo tempo con un giocatore di movimento tra i pali.
Ma perché l’arbitro ha espulso due portieri nell’arco di due minuti? La risposta è semplice: ha applicato il regolamento alla lettera. Banguera si è reso protagonista di diverse perdite di tempo, chiedendo anche l’intervento dello staff medico in un paio di occasioni. Il comportamento poco sportivo dell’estremo difensore del Barcelona SC ha irritato il direttore di gara, che l’ha ammonito al 25esimo per aver ritardato una rimessa dal fondo e poi espulso al 42esimo per doppio giallo, sempre per perdita di tempo.
Praticamente mai nel calcio si assiste ad una doppia ammonizione per perdita di tempo, ma il comportamento dell’arbitro è stato ineccepibile. Troppo spesso i portieri ritardano la ripresa del gioco trovando tutti gli escamotage possibili per rosicchiare secondi preziosi alla squadra avversaria. Il copione è sempre lo stesso: vanno personalmente a raccogliere il pallone, senza servirsi dei raccattapalle; si puliscono i tacchetti sbattendo le scarpe su uno dei pali della porta; cambiano lato di battuta; temporeggiano in tutti i modi dove aver posizionato il pallone, ripetendo anche la rincorsa.
Questa pratica poco sportiva viene generalmente tollerata dagli arbitri durante i primi tempi delle partite e vengono punite al massimo una volta nella ripresa. Praticamente mai capita che l’arbitro applichi due volte la stessa sanzione. In questo caso l’arbitro ha fatto il suo dovere, penalizzando la squadra che stava cercando a tutti i costi di ridurre il tempo effettivo giocato della partita.
La sua decisione non è stata apprezzata dalla panchina del Barcelona SC, in particolare dal secondo portiere Lanza che non ha perso l’occasione per insultare l’arbitro definendolo “venduto”. La frase non è sfuggita al quarto uomo, che l’ha prontamente segnalata al direttore di gara, il quale ha subito estratto il rosso diretto all’indirizzo di Lanza, portiere con un passato nella sua nazionale ed anche un passaggio da meteora nel calcio italiano (Arezzo e Genoa).
Lanza non ha preso bene l’espulsione ed è subito corso incontro all’arbitro, rifugiatosi intanto dietro un cordone di Polizia in tenuta antisommossa, con intenti minacciosi. Polizia e compagni di squadra sono riusciti a contenere la sua ira e la partita si è così potuta riprendere dopo una sospensione di circa 15 minuti. L’incontro è terminato 2-1 in favore dell’Independiente del Valle, deciso da un gol di Angulo Arroyo, già a segno nel primo tempo dopo l’iniziale vantaggio degli ospiti firmato da Aaron.
Al di là del parapiglia che ne è scaturito, forse è arrivato il momento di mettere un freno a questa pratica della perdita di tempo. Sarebbe infatti sufficiente stabilire per regolamento il tempo massimo per eseguire le rimesse in gioco del pallone (adesso è una valutazione discrezionale) quando quest’ultimo termina fuori dal campo. Sforato il tempo massimo si inverte la rimessa, assegnando un calcio d’angolo in caso di rinvio dal fondo ritardato.
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