La Roma incappa in una delle serate più tristi della propria storia, al cospetto di un Bayern Monaco davvero troppo forte per i giallorossi. Alla fine, i tifosi capitolini sono costretti a rivedere sul tabellone lo stesso risultato rimediato qualche stagione fa in quel di Manchester contro lo United ai quarti di Champions. Una serata in cui, a parte 10-15 minuti della ripresa, quando Gervinho ha accorciato le distanze, è andato davvero tutto storto: i tedeschi hanno chiuso la partita in pochi minuti, complice anche la serata no di Morgan De Sanctis. Tutti i fattori in campo, dunque, hanno contribuito alla fine ad un punteggio purtroppo storico e che i tifosi della ‘Lupa’ difficilmente dimenticheranno.
Chiaramente deluso a fine partita, il tecnico Rudi Garcia, che nel 2012 con il Lilla subì proprio dal Bayern Monaco un’altra umiliazione: allora in casa dei tedeschi finì con il punteggio di 6-1.
“Il nostro crollo? È stato un crollo tattico – ammette l’allenatore della Roma ai microfoni di Sky Sport – , anche sull’aggressività abbiamo lasciato giocare questa squadra e sappiamo che sono fortissimi. Il primo che ha sbagliato sono io, per fortuna nella ripresa abbiamo mostrato orgoglio e senza Neuer potevamo fare più gol. Sono deluso per i gol nella ripresa, dovevamo mostrare il nostro orgoglio”.
Mastica molto amaro anche Daniele De Rossi, capitano dopo l’uscita di Francesco Totti, letteralmente sommerso dalla marea Bayern:
“Il risultato è eclatante. Questa sconfitta – dice il centrocampista a Sky – ci fa capire che c’è ancora tanta strada da fare. E’ una gara che aspettavamo da tanto, è un peccato aver regalato questo risultato ai nostri tifosi. Loro ci stanno vicini. La stagione, comunque, è ancora lunga e potenzialmente ricca di soddisfazioni. In campo s’è visto un chiaro dislivello tecnico, evidentemente sono più forti, ma non credo ci sia questa differenza. Si poteva fare meglio e credo che tra 15 giorni faremo meglio. Non c’è una motivazione ben precisa per i tanti gol subiti. Probabilmente stavano meglio di noi, ma a questo c’è da aggiungere che loro hanno preso fiducia e gli riusciva un po’ tutto. Loro corrono tantissimo, sembra di rivedere il Barcellona di Guardiola e così è difficile giocare. Detto ciò – conclude – , nonostante la gara di oggi non credo siano imbattibili e il nostro girone è ancora lungo”.
Il risultato del Manchester City, bloccato sul pari a Mosca dal Cska, in effetti lascia ancora importanti speranze ai giallorossi in chiave qualificazione agli ottavi. Di sicuro, un risultato così roboante, dopo un’ottima marcia a livello di campionato italiano, rappresenta un elemento da tenere in considerazione per la crescita della squadra. Era un esame e la Roma non lo ha superato, come conferma il ds Walter Sabatini:
“Usciamo ridimensionati – ammette a Sky – , non ce l’aspettavamo, sapevamo che loro erano forti però pensavamo di poter giocare una partita diversa, gagliarda, sviluppando le nostre giocate. Tutto è degenerato, abbiamo perso morale e le nostre attitudini. È una lezione che forse faremo funzionare, ci penserà l’allenatore, cercheremo di capire cosa sia successo, oggi c’è caduto addosso un macigno difficile da rimuovere ma lo faremo. Presuntuosi? Non siamo presuntuosi, noi abbiamo casomai il buonumore, la voglia di fare, l’autostima, abbiamo sempre giocato bene a calcio, do più valore a quello che abbiamo fatto sino adesso. È un brutto colpo ma sistemeremo il filo nella giusta direzione”.
Sconforto anche nelle parole di Miralem Pjanic, che sottolinea ai microfoni di Sky Sport, come il primo gol a freddo abbia probabilmente cambiato la partita, non consentendo più alla Roma di giocarla come preventivato:
“Se dovevamo aspettarli di più? Non lo so, se non avessimo preso il gol subito forse sarebbe stata un’altra partita. Hanno fatto un pressing pazzesco per 90’, c’era sempre qualcuno dietro di noi, non siamo riusciti a fare il nostro gioco. Mancano altre partite, siamo ancora secondi, ma queste cose non devono succedere più. Depressioni nello spogliatoio? Dopo una partita così come possiamo stare? È difficile dire qualcosa di intelligente, nessuno si aspettava questo. Sabato dobbiamo ricominciare a vincere. Abbiamo già dimostrato che questa non è la vera Roma – sottolinea il centrocampista bosniaco – , abbiamo preso gol subito e poi non siamo riusciti a tenere la palla, siamo sempre stati in difesa e non siamo riusciti mai ad uscire per creare qualcosa”.
Rincuora la Roma Josep Guardiola, tecnico del Bayern Monaco che non infierisce sui giallorossi, anzi mette in guardia i suoi in vista della partita di ritorno, quando la squadra di Garcia metterà in campo l’orgoglio per provare a strappare un risultato positivo dopo l’umiliazione di stasera. Fabio Caressa, giornalista di ‘Sky Sport’, paragona questo Bayern all’Olanda del 1974, ma il tecnico spagnolo driblla:
“Mi sembra un po’ esagerato sinceramente, ma va bene così. Abbiamo trovato velocemente il gol con Robben che ci ha dato tranquillità, poi il secondo. Noi pressiamo per tenere il pallone, mi piace tenere la palla. Per questo sono allenatore. E se ce l’hanno gli altri, lottiamo per prenderla. Non è normale vincere con questo risultato, non c’è questa differenza tra queste due squadre e lo vedrete a Monaco. Ora siamo ad un passo dalla qualificazione ma siamo ad ottobre e manca tanto. Avere questa aggressività è importante – conclude Guardiola – , non bisogna mai calare la concentrazione perché comunque abbiamo anche concesso qualcosa”.
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