La notizia era nell’aria da giorni e qualche ora fa è arrivata la conferma. Gianni Infantino, segretario generale della Uefa, dopo la riunione dell’Esecutivo a Nyon anticipò che per l’apertura dell’inchiesta era solo questione di giorni: “Ci sarà sicuramente un procedimento disciplinare, perché sono scene intollerabili che non vogliamo vedere in uno stadio europeo. Ci saranno delle sanzioni ma non posso ancora dire di che tipo. Bisogna prima stabilire chi è il responsabile di questi incidenti“. Roma-Cska Mosca fu funestata da violenti scontri e alla fine il bilancio fu di 8 tifosi arrestati, uno della Roma e 7 della squadra russa.
Tredici steward rimasero feriti e quattro agenti della Polizia di Stato, di cui uno ricoverato con prognosi di trenta giorni per la frattura della mandibola. Cinque tifosi russi sono stati individuati dagli agenti attraverso le telecamere a circuito chiuso dell’impianto sportivo e le immagini riprese dalla Polizia Scientifica, sono stati bloccati al termine dell’incontro e arrestati per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Otto i provvedimenti di daspo decisi, due i tifosi russi feriti fuori dall’Olimpico, uno da arma da taglio e l’altro contuso.
La commissione disciplinare esaminerà il caso nella sua riunione del 3 ottobre. La Roma è indagata per lancio di fumogeni e materiale pirotecnico. L’inchiesta non prenderà in esame gli scontri all’esterno dell’Olimpico. Il club giallorosso rischierebbe una grossa multa, mentre il Cska dovrà rispondere del comportamento razzista dei propri tifosi, di disordini provocati nello stadio (tra cui l’assalto al cordone degli steward che ha provocato diversi feriti), nonché di lancio di materiale pirotecnico verso la curva Nord. Per i russi probabile divieto di andare in trasferta e una multa, per la città di Roma e il club giallorosso la preoccupazione è tutta rivolta alle prossime caldissime sfide contro Bayern Monaco e Manchester City.
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