Niente rimpianti, siamo inglesi. No, questa volta i rimpianti ci sono eccome nella terra d’Albione. La ricca Premier League, che ormai prende il meglio e sputa gli scarti verso la serie A, questa volta si pente. Merito di Gervinho, l’ivoriano che ha trascinato la Roma al 5-1 nell’esordio di Champions League. I maestri del calcio sono ai suoi piedi: “Da noi era un bidone, ora è un mostro” scrive la stampa d’oltremanica.
Se la Scozia ha detto no all’indipendenza dall’Inghilterra, Gervinho ha lasciato la Premier anni fa. Bollato come un brutto anatroccolo, capace di sbagliare anche gol incredibili. Arrivato in Italia, ha iniziato a costruirsi le reti e a metterle anche nel sacco. Aggiungendo a tutto ciò, la velocità che un po’ tutti già gli riconoscevano. Forse dalle parti di Manchester cominciano pure a temere la vendetta dell’ivoriano. Il City, infatti, è nello stesso girone dei giallorossi e ha steccato la prima contro il Bayern Monaco.
Il Guardian definisce Gervinho “il nuovo re” e lo descrive così: “Da fonte perenne di frustrazione per i tifosi dell’Arsenal a indiscussa stella della Roma”. Capito che trasformazione? Per il Daily Express”, il talento africano è stato il “faro della Roma. Il Telegraph gli dedica poi un editoriale: “La rinascita di Gervinho. Da giocare sciupa-gol, dotato di qualche lampo qua e là, il 26enne è diventato capocannoniere della squadra capitolina”.
Effettivamente, con la maglia dell’Arsenal, Gervinho fu una mezza sciagura. Espulso all’esordio, in due stagioni giocò 46 partite segnando soltanto 9 gol e mangiandosene il triplo. Il Sun è categorico: “Con la maglia dei Gunners era assolutamente penoso da guardare, sia per i tifosi dell’Arsenal che per quelli del calcio”. S(venduto) alla Roma per appena 8 milioni di euro. L’Inghilterra si morde le mani. Il ranocchio è diventato principe. E minaccia la Regina.
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