Probabilmente neanche Luciano Spalletti si augurava un inizio di stagione come questo. La sua Inter ha battuto la Fiorentina nella prima giornata di campionato e questa sera ha espugnato il “suo” Olimpico imponendosi 3-1 sulla Roma di Eusebio Di Francesco. I giallorossi sono stati anche molto sfortunati e forse anche per questo Spalletti a fine gara ha preferito ridimensionare l’importanza di questo risultato esterno: “Nel primo tempo gli avversari sono stati più bravi di noi. Nel calcio ci vuole anche un briciolo di fortuna e noi oggi l’abbiamo avuta. Scudetto? Noi puntiamo a vincere la finale di Champions… Scherzi a parte, bisogna andarci piano e fare discorsi più sensati. Siamo una buona squadra, ma abbiamo bisogno di lavorare“.

Il tecnico ha poi analizzato la partita dimostrando la consueta onestà intellettuale, che non sempre veniva apprezzata dal pubblico romanista: “Nel primo tempo la squadra costruiva poco, avevamo poca velocità nel fare girare il pallone e poi perdevamo palla troppo facilmente. La Roma è stata un po’ sfortunata per via dei pali, ma la fortuna va dalla parte di chi ha il coraggio di fare le cose e noi abbiamo sempre martellato, pur commettendo in alcune situazioni degli errori. L’idea di fare quel calcio lì c’è stata per tutti i 90 minuti ed è questo atteggiamento che a volte fa sì che l’episodio ti giri a favore. Siamo stati premiati per aver creduto in quello che facciamo, anche se dobbiamo ancora prendere confidenza con il nuovo modo di fare”.

Il suo ex pubblico non l’ha accolto con calore, ma questo Spalletti l’aveva già messo in conto: “I tifosi mi hanno fischiato perché pensavano che fossi io il motivo dell’addio di Totti, ma io quest’anno non ci sono più quindi avrebbero potuto farlo continuare a giocare. Quindi diciamo che mi hanno fischiato i ‘tottiani’, mentre molti romanisti mi hanno inviato messaggi amichevoli“.

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ultimo aggiornamento: 26-08-2017