Il 3-5-2 per necessità. Ma anche perché, tutto sommato, è ancora il modulo che la Juventus conosce a memoria, dopo i tre anni della centrifuga Antonio Conte. Max Allegri deve rifare la squadra in vista del super match dell’Olimpico contro la Roma. Perde due pedine fondamentali, Pirlo e Pogba (che va in panchina), proprio nella sfida che può decidere il campionato.

Sì, perché non dimentichiamo che stasera si gioca con il +9 in classifica da parte dei campioni d’Italia. Vale a dire che si può provare a gestire l’incontro, avendo a disposizione due risultati su tre. Non perdere oggi significa poter dosare le energie nei prossimi mesi. Aumentare addirittura il divario significa chiudere qui il discorso scudetto. Cucendosi virtualmente sulla maglia il quarto consecutivo.

Ma la Roma ha il fattore campo dalla sua. E l’ottimismo che deriva dall’impresa di Rotterdam. Che potrebbe aver chiuso il periodo grigio della squadra di Garcia. Le due rose non sono tanto distanti come forza, la bilancia può pendere da una parte o dall’altra per un episodio. I due forfait bianconeri accorciano ulteriormente le distanze. E la possibilità di andare a -6 stimola l’affamata Lupa.

Sì, perché perdere stasera può essere deleterio anche per l’umore. La Juve, in questi anni, ha fiaccato le rivali lasciandole sempre lontane. Non perdendo quasi mai. Veder ridurre il vantaggio da 9 a 6 punti, a livello psicologico, potrebbe essere un duro colpo per Madama e una medicina fortissima per i giallorossi. Resta il fatto che ci sarebbero comunque, e ancora, sei punti da amministrare.

Ecco perché Vidal e compagni devono giocare tranquilli. Non sbilanciarsi per subire le ripartenze di Gervinho e Ljajic. Sarebbe un gioco al massacro cercare di fare la partita. Per certi versi, bisognerà giocare un po’ come contro il Borussia Dortmund. Lasciare il pallino a Totti & C. e poi provare a colpirli in velocità con Morata e Tevez. Dite che si può fare?

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ultimo aggiornamento: 02-03-2015