Il primo big match del campionato di Serie A 2015/2016 si giocherà in un clima surreale. I tifosi della Curva Sud della Roma con un comunicato hanno annunciato che in occasione della sfida con la Juventus protesteranno contro la divisione delle curve operata dalla società su disposizione delle autorità preposte all’ordine e alla sicurezza pubblica. I tifosi giallorossi hanno utilizzato parole molto dure per diffondere questa decisione, accusando pesantemente il Prefetto di Roma Gabrielli, per il quale vengono chieste le dimissioni, e anche lo stesso presidente Pallotta. I primi effetti e disagi di questa decisione si erano avuti già in occasione dell’amichevole contro il Siviglia organizzata per presentare la squadra.
I tifosi nella loro missiva parlando di perquisizioni anche a carico di bambini, di un dispiegamento di forze incredibile nello spazio antistante la curva e poi della presenza degli steward a dividere il settore in due parti uguali. Il prefetto Gabrielli, definito “Sceriffo Playmobil” e a cui vengono ricordati i fallimenti da capo della Protezione Civile, e il presidente Pallotta vengono accusati di voler uccidere la Curva Sud. Durissime sono anche le parole nei confronti di Adriano Lauro, dirigente del commissariato Prati, che nel giorno dell’amichevole con il Siviglia dirigeva le operazioni di sicurezza all’Olimpico.
Domenica i tifosi in curva ci saranno ma resteranno in silenzio, non esporranno striscioni, non porteranno all’interno dello stadio bandiere. I tifosi della Sud chiedono a tutti i tifosi romanisti di diffondere quanto sta accadendo e sottolineano come sia paradossale che mentre nel resto d’Europa negli stadi vengono eliminate le barriere, a Roma se ne iniziano a costruire di nuove. Come si legge nel comunicato la protesta è la risposta alla “dichiarazione di guerra” del sistema. Parole dure che lasciano immaginare una stagione complicata, e siamo appena all’inizio.
Di seguito il testo integrale diffuso dai tifosi della Curva Sud della Roma.
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