Dagli sfottò via social tra Castan e Onazi alle parole di Stefano Pioli, allenatore della Lazio. Il derby è servito, signori, anche se si gioca domani alle 15 all’Olimpico e vede la Roma favorita. Il tecnico biancoceleste arringa la folla dal palco dell’Auditorium Conciliazione, dove è in corso “Sò già 115 anni”, la festa per l’anniversario della polisportiva biancoceleste.
“Chiaramente, prima di arrivare alla Lazio ho studiato; so che siamo la prima squadra della Capitale e cerchiamo di portare in alto i nostri colori. Ringrazio tutti voi, vogliamo provare a entrare nella storia anche noi e lasciare un segnò, già da domenica. La prossima partita è importante”.
L’input dalla platea non ammette repliche: “Dobbiamo vincere il derby”. Risponde Pioli: “E’ quello che vogliamo tutti”. Insieme a Pioli, ci sono Igli Tare e il presidente Claudio Lotito. Che spiega: “Facciamo la politica dei piccoli passi, ma passi da montagna. Il calcio è fatto di programmazione e noi stiamo programmando un futuro di grandi risultati, ma ci vuole tempo”.
E ancora:
“Oggi abbiamo una Società che è più forte dal punto di vista economico. Proiettata a una crescita esponenziale. Qualcun altro ha problemi, noi non ne abbiamo per l’iscrizione al campionato, alla Uefa, a partecipare alla Champions. Il nostro settore giovanile ha il ranking più alto in Italia. Abbiamo seminato, speriamo di raccogliere. Abbiamo un vantaggio: siamo abituati a soffrire, gli altri non lo sono. La nostra storia è costellata di sacrifici, di valori olimpici come l’umiltà e l’unità”.
Infine, l’annuncio:
“Poiché la Lazio femminile ha dei problemi, la incorporeremo nella gestione della Lazio calcio. Dobbiamo essere una grande famiglia e, soprattutto nel progetto della federazione, ci sarà un campionato dove ogni squadra di serie A dovrà avere, all’inizio facoltativamente, una squadra di calcio femminile. Stiamo indietro di anni, ma io e il presidente Tavecchio recupereremo terreno”.
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