Dopo l’ennesimo pareggio in casa Roma – ieri l’1-1 in Europa League contro il Feyenoord – la società prova a far quadrato attorno al tecnico e ai giocatori. I giallorossi non perdono, ma non vincono tra le mura amiche da 80 giorni e la media punti delle ultime settimane è molto deficitaria. L’unica gioia recente è stata la vittoria in trasferta contro il Cagliari, attorno tante delusioni, un record di infortuni e qualche scelta di mercato che ha fatto molto discutere. Se ne assume tutte le responsabilità il diesse Walter Sabatini, che difende l’operato del tecnico Rudi Garcia.
Un compleanno amaro quello del tecnico della Roma, che oggi ha spento 51 candeline: i giallorossi hanno pareggiato sette delle ultime undici gare. Una “pareggite” acuta che in Europa League potrebbe essere pagata molto cara: l’1-1 di ieri è un risultato favorevole al Feyenoord che ora rischia di mandare in fumo i sogni europei dei capitolini, già eliminati dalla Champions League al primo turno. Non ne va dritta una, lascia intendere l’allenatore, che spera in un riscatto già domenica pomeriggio contro il Verona, scontro che in campionato precede quello, attesissimo, contro i campioni d’Italia della Juventus.
Il compleanno di Garcia è stata l’occasione, oggi, per compattare il gruppo e ricaricarsi in vista dei prossimi impegni. Il tecnico ha caricato tutti durante il brindisi nello spogliatoio di Trigoria. Intervenendo ai microfoni di ‘Roma Radio’, intanto, Walter Sabatini fa da parafulmine e si dice convinto che l’ex tecnico del Lilla troverà la via per tirare fuori la squadra da questa situazione di stallo. Bisogna ripartire da quanto di buono fatto vedere ieri sera in Europa League:
“E’ innegabile che la squadra adesso viva una sorta di frustrazione tecnica ma col Feyenoord ho rivisto barlumi della Roma passata”.
I media vanno alla ricerca dei responsabili di questo momento no, ma il direttore sportivo ci tiene a sottolineare che non si debbano individuare capri espiatori:
“Quando le squadre vanno in difficoltà trovare le cause reali è sempre molto difficile. L’altro giorno – prosegue – sono stato nello spogliatoio e il modo di guardare dei calciatori è sempre lo stesso. C’è una condizione di forma precaria ma le partite le teniamo sempre, non abbiamo mai rotto gli argini. L’allenatore è lo stesso grande allenatore dello scorso anno e quindi ci ritroveremo. Alcune scelte che io stesso ho fatto potrebbero essere discutibili. Ho fatto delle scelte a gennaio che confermerei: abbiamo preso Ibarbo e Doumbia che in assoluto sono molto forti ma magari ho sbagliato i tempi e i modi perché il primo era in via di guarigione e il secondo era in Coppa d’Africa. Questa squadra con un po’ di fortuna tecnica sarebbe sicuramente un’altra squadra. Il campo comunque rivelerà il reale valore dei nuovi acquisti. Il Doumbia di ieri sera – conclude – se fosse stato il Doumbia di quaranta giorni fa avrebbe fatto due gol”.
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