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17.00 questa la formazione ufficiale della Roma:

De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi, Gervinho, Totti
A disposizione: Lobont, Skorupski, Torosidis, Burdisso, Romagnoli, Dodò, Bradley, Taddei, Caprari, Marquinho, Ljajic, Borriello

E’ il giorno di Roma-Verona. Ecco la lista dei convocati della Roma:

Balzaretti, Benatia, Borriello, Bradley, Burdisso, Caprari, Castan, De Rossi, De Sanctis, Dodò, Florenzi, Gervinho, Ljajic, Lobont, Maicon, Marquinho, Pjanic, Romagnoli, Skorupski, Strootman, Taddei, Torosidis, Totti.

Ci sono sia Adem Ljajic – che da molti è dato come probabile innesto nel tridente fin dal primo minuto a fianco di Florenzi e Totti – sia Kevin Strootman, che evidentemente ha recuperato: è possibile che anche lui entri nella formazione titolare. L’unico indisponibile, ancora vittima dell’infortunio, è Mattia Destro.

Non può giocare nemmeno Jedvaj (il croato, minorenne, non è ancora tesserato). Ma per il resto, non si può certo dire che Garcia abbia problemi di formazione.

Roma – Verona, Totti, Ljajic, Florenzi e Gervinho per il tridente

Roma - Hellas Verona - Francesco Totti in attacco

Roma – Verona. Dubbi in attacco per Garcia. E chi non vorrebbe avere questo tipo di dubbi?

Tanto per cominciare, nella capitale si è presentato Ljajic. Inevitabile che si facciano paragoni con Lamela, anche se è proprio il serbo a respingerli (del resto, uno era mancino e se n’è andato, uno è destro ed è arrivato) e a dirsi motivatissimo, dopo l’accordo fallito con i viola:

«sono arrivato a Roma anche per giocare 10 anni, fare le cose alla grande e vincere qualcosa».

Inevitabile anche che si ricordi il fattaccio della lite con Delio Rossi. Anche qui, il giocatore, in conferenza stampa a Trigoria, rimbalza la questione e centra tutto sula sua difficoltà ad ambientarsi:

«Quando sono arrivato in Italia ho trovato tante difficoltà sul campo. Si gioca un calcio più difficile, ma con Montella mi sono trovato alla grande. Devo crescere tanto e so che posso migliorare. Sono qua e voglio fare qualcosa di grande. Errori da non commettere? Non sono mai stato cattivo: quando un giocatore non gioca è normale che sia un po’ nervoso. Sono uno che vuole giocare sempre, per questo ho trovato un po’ di difficoltà in Italia. All’episodio con Delio Rossi non voglio più pensarci; è stata una brutta storia, non ne voglio parlare».

Il serbo è pronto da domenica. Ma Garcia dovrà decider che fare per il tridente d’attacco. Perché Gervinho (suo pupillo) scalpita, soprattutto dopo esser partito dalla panchina contro il Livorno. Totti deve giocare – non è che si possono togliere le bandiere, soprattutto se sono in forma e di questi tempi – Florenzi è in forma e ha anche segnato e Ljajic è arrivato per far dimenticare Lamela.

Già, poi c’è anche Borriello, che col Livorno era in campo dal primo minuto.

Insomma, quattro più uno per un tridente.

Roma – Verona, Strootman si allena con la squadra

Finiti, verosimilmente, i colpi di mercato, la Roma può dedicarsi con la testa e col fisico alla sfida col Verona. La buona notizia per Garcia
è che Kvein Strootman è ritornato ad allenarsi con la squadra, dopo la distorsione alla caviglia sinistra che il centrocampista olandese aveva rimediato nell’amichevole di Terni.

L’allenatore lo ha provato nel centrocampo a tre con Pjanic e De Rossi. Saranno solo le sedute del venerdì e del sabato che potranno sciogliere la riserva e dire se il centrocampo titolare verrà schierato già contro il Verona o se bisognerà attendere dopo la pausa delle nazionali.

Roma – Verona, Ljajic si allena, Lamela parte, parla Gervinho

Roma – Verona potrebbe essere il primo incontro del campionato di Serie A 2013 – 2014 con Ljajic in casacca giallorossa. Sicuramente sarà quello senza Lamela: l’argentino, infatti, è partito per l’Inghilterra. Il serbo, invece, lasciata la Fiorentina, è già a Trigoria, dove, nella sessione d’allenamento pomeridiana, Garcia lo ha già sperimentato nel tridente d’attacco con Totti e Borriello.

Maicon e Pjanic si sono allenati con lavoro differenziato in palestra (quest’ultimo, come raccontavamo, potrebbe ancora essere ceduto). Strootman – altro giocatore per il quale la Roma ha battuto la concorrenza del Milan –, invece, si è allenato a parte sul campo.

La conferenza stampa di rito è toccata ad un altro nuovo arrivato: Gervinho. Fortemente voluto proprio dall’allenatore Garcia, che ha già allenato l’ivoriano nel Lilla, Gervinho non parla della partita col Verona – difficile che possa conoscere bene gli avversari, vista la lunga militanza del Verona in serie cadetta e visto che è la sua prima esperienza col calcio italiano – ma dice bene della sua nuova squadra, del mister, dei compagni, di Totti:

«E’ un onore giocare al suo fianco, lo ammiravo dalla televisione quando ancora stavo in Africa».

Non poteva mancare un riferimento alla questione razzismo:

«Non è facile per i giocatori di colore affrontare in campo episodi di razzismo. Spero che ciò non accada più e che certe persone si rendano conto della gravità di certi episodi. Confido nel lavoro che sta facendo la Fifa in questo senso».

Roma-Verona si disputerà, come ricordavamo, con la Sud chiusa e con il Verona che ha rischiato grosso – i suoi tifosi hanno deciso che lo sfottò per Balotelli sarebbe stato un forte applauso ad ogni tocco di palla. Insanzionabile, ma comunque significativo – proprio per questioni di razzismo.

Ma è il calcio giocato, quello che ci interessa. E ora è lecito chiedersi se in formazione Garcia metterà fin dal primo minuto il pupillo Gervinho o se sarà da subito la volta di Ljajic.

Roma – Hellas Verona, Garcia mette in guardia i suoi

Roma – Verona si gioca allo Stadio Olimpico di Roma domenica 1 settembre 2013, alle 18. E’ uno degli incontri della seconda giornata del Campionato di Calcio di Serie A 2013-2014 ed entrambe le squadre, reduci da un’ottima partenza, cominciano a preparare il match.

3 punti per entrambe, nel corso della prima giornata. E se il successo dei capitolini non ha suscitato molte sorprese – sebbene sia arrivato fuori casa (Livorno – Roma 0-2) – il Verona ha fatto l’impresa, battendo il Milan 2-1 in casa, con doppietta di un ispirato e mai domo Luca Toni.

Deve essere per questo motivo che l’allenatore della maggica, in un’intervista rilasciata a Roma Channel e ripresa dal Corriere dello Sport, si dice soddisfatto ma con moderazione:

«Contro il Livorno abbiamo giocato bene, ma possiamo fare ancora meglio. Ho visto serenità, e dopo il primo gol anche una gioia collettiva. È un segnale importante per un allenatore. Ma adesso pensiamo alla gara col Verona»

Una gara che la Roma, come i concittadini della Lazio, giocherà senza il sostegno dei tifosi più affezionati e calorosi. La curva sud, infatti, sarà chiusa per i cori razzisti del passato campionato.

Garcia lo sa, e infatti motiva i suoi, ricordando, come se ce ne fosse bisogno, che

«[il Verona] ha vinto contro il Milan che è una grande squadra, quindi sicuramente sarà una partita difficile. E lo sarà ancor di più perché non avremo il sostegno della Curva Sud. Ma per noi è importante prendere i tre punti domenica».

Perfettamente naturale, l’invito a non abbassare la guardia e a non concedersi cali di concentrazione di alcun genere.

Potrebbe anche esserci – ma qui entriamo nel dettaglio delle formazioni: è ancora presto – la sorpresa Ljajic, che potrebbe essere a Roma già domani per le visite mediche. Sorpresa per modo di dire, visto che su Calcioblog avevamo parlato in tempi non sospetti della possibilità che il serbo venisse preso per rimpiazzar Lamela (era il 2 giugno quando ne ventilammo la partenza) e che un paio di giorni fa abbiamo dettagliato anche l’offerta che, complessivamente, è di 12 milioni (10 + 2 di bonus).

Su Lamela, poi, oggi c’è stato un piccolo “giallo”: il giocatore è sceso in campo a Trigoria, come al solito, per la prima sessione di allenamento in preparazione proprio a Roma – Verona. I tifosi giallorossi, però, non si illudano: tutti sono concordi nel dire che l’accordo è fatto e l’argentino se ne andrà in inghilterra. Potrebbe partire già domani.

Di Ljajic e Lamela, Garcia per ora non parla. Si concentra su quel che ha visto domenica in campo, e di quel che dicono sia la storia della partita sia i numeri:

«Le statistiche di Livorno sono buone, abbiamo fatto quasi il 70% di possesso palla. Ma non lo facciamo tanto per farlo, il nostro obiettivo è fare male all’avversario e lo abbiamo fatto nel secondo tempo non perdendo testa e pazienza. La squadra ha una identità di gioco. I giocatori si trovano bene e sanno quello che devono fare in campo».

Ora dovranno dimostrarlo anche di fronte al loro pubblico. Quanto alla Curva Sud, non resta che attendere. Il derby della quarta giornata.

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Roma

ultimo aggiornamento: 01-09-2013