Juventus e Manolo Gabbiadini: arriva il momento della verità. L’attaccante bergamasco, attualmente in compartecipazione tra bianconeri e Sampdoria, ha fretta e soprattutto sa che questi sono i mesi che decidono il suo futuro: le comproprietà non potranno più essere rinnovate e comunque anche fosse stato Gabbiadini, attraverso il proprio staff, ha iniziato da tempo a esprimere insofferenza nei confronti della situazione.
Per farla breve: l’attaccante oggi a disposizione di Mihajlovic si sente poco tutelato dalle promesse della dirigenza bianconera, che gli disse che avrebbe vestito bianconero entro 2 anni al momento dell’acquisto dall’Atalanta. Non era dunque Conte il detrattore, perché ancora oggi mancano segnali e parole forti.
Gabbiadini oltretutto non dimentica che la Juventus gli ha negato il possibile passaggio al Borussia Dortmund. Era lui l’obiettivo numero uno di Jurgen Klopp prima che i tedeschi virassero forte su Ciro Immobile. A Genova ci è rimasto non proprio volentieri, per quanto possa essere la piazza giusta per la possibile esplosione. Intanto però le chiamate in Nazionale non arrivano. Ed ecco che allora Gabbiadini chiede alla Juventus di poter valutare l’interesse di Napoli e Roma (sì, Roma, scontentissima di Destro e con Totti che non è eterno).
I bianconeri valutano la monetizzazione, motivo in più per immaginare un Gabbiadini che non vestirà mai la maglia della Juventus: con 9 milioni (per la sua metà) si accettano acquirenti. Probabilmente a questo punto c’è da pensare che anche Allegri abbia detto la sua in società. Parere probabilmente contrario, con preferenza forse per profili esteri e risalita nelle posizioni di Berardi prima anche che di Zaza.
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