Si parla di “triplete” e Arrigo Sacchi ha parole al miele per la Juventus, al veleno per l’Inter. Precisiamo, i bianconeri ancora lo stanno sognando, i nerazzurri lo hanno conquistato nel 2010, prima squadra italiana a compiere un’impresa simile. Nonostante ciò, c’è un neo in quella stratosferica stagione dell’Inter, secondo Arrico Sacchi, ovvero il numero esiguo di italiani in rosa.
Partendo dalla Juventus, vera e propria dominatrice in Italia negli ultimi quattro anni e ora finalista di Champions League contro il Barcellona, l’ex commissario tecnico della nazionale italiana ha evidenziato:
“La Juventus è cresciuta tantissimo in questi anni: ha vinto in Italia e ora la novità è che fa bene a livello internazionale, e questa è una gratificazione dieci volte più grande. Il merito va alla società, ai tecnici che hanno lavorato in questo quadriennio, ai ragazzi. Io mi auguro che vinca la Champions League. Ma anche che lo faccia giocando da protagonista – le parole di Sacchi ospite al Salone del Libro di Torino – e regalando emozioni. La Juve – continua – ha ridato luce al movimento. Ora come ora non posso dire se alla lunga questa luce continuerà a splendere oppure si affievolirà gradualmente. Ma da quel che posso vedere, ho l’impressione che le premesse perché questo exploit non sia un fenomeno passeggero anche a livello internazionale, beh, ci sono tutte”.
Il sogno dei tifosi bianconeri è il ‘triplete’: mercoledì ci sarà la finale di Coppa Italia contro la Lazio, poi il 6 giugno la sfida di Berlino contro il Barcellona dei “marziani”. Servirà un’impresa, quella riuscita nel 2010 all’Inter di Mourinho, anche se per Sacchi quel risultato è “macchiato” dalla presenza di pochi italiani:
“Juve da triplete come l’Inter di Mourinho? Ma quella era una squadra formata interamente da stranieri. Che vergogna… Pur di vincere siamo disposti a vendere l’anima al diavolo”.
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