Gli esiti di questo campionato 2013/14 sono ancora tutti da scrivere. Ci sono però società, come Sampdoria e Sassuolo, che si muovono guardando all’orizzonte. Due squadre che hanno cambiato la guida tecnica per cercare con ogni sforzo (vedi soprattutto il mercato di riparazione degli emiliani) di arrivare alla salvezza e partire quindi con la fase due.
L’intenzione della proprietà doriana sarebbe quella di iniziare la prossima stagione ponendosi come obiettivo la qualificazione in Europa League. Non a caso Garrone cerca di seguire l’unico vero modello vincente del padre: una dirigenza esperta, preparata, di sguardo internazionale ma che soprattutto abbia rapporti consolidati con le cosiddette big. Il modello Marotta avrebbe, secondo i desideri della proprietà genovese, l’identikit già servito: si tratta di Ariedo Braida, uscito ufficialmente dal Milan dopo un triennio in cui contava davvero poco in società e soprattutto non veniva neppure più ascoltato.
L’ex direttore sportivo rossonero ha già dato la disponibilità per luglio a patto però che possa insediarsi lavorando per il 50% del tempo da Milano, dove sarebbe costretto da urgenze di carattere famigliare ma anche dove c’è uno dei centri del potere del calcio italiano. Le chance che il corteggiamento vada in porto, e che Braida possa sistemare un paio di suoi uomini (si parla già anche di Filippo Galli), sono a questo punto elevatissime. Con l’attuale dirigente Osti che riceverebbe quindi il benservito.
Il caso Sassuolo è diverso, anche perché la salvezza pare meno scontata. L’obiettivo di Squinzi è chiaro: si chiama Pantaleo Corvino, uscito ormai da due anni dalla Fiorentina e alla ricerca di una piazza stimolante. La permanenza in Serie A da parte della neopromossa sarebbe il giusto biglietto da visita. A quel punto il dialogo (già in stadio avanzato) potrebbe decollare riportando nel giro della Lega e del calciomercato uno dei profili più frizzanti dell’ultimo decennio. Con esperienza e giusta dose di “sfacciataggine”.
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