Scommesse – Puntate anomale live sull’espulsione di un giocatore del Frosinone nei primi minuti della sfida del San Paolo contro il Napoli, poi effettivamente verificatasi con il rosso a Gori per proteste. La Procura Federale guidata da Stefano Palazzi aveva aperto un fascicolo e dopo aver ascoltato cinque tesserati del Frosinone è orientata a chiudere il caso con un’archiviazione. Nulla di strano, dunque, partita regolare. La stessa gara, però, è finita in un altro filone di inchiesta da parte della giustizia sportiva, quella relativa a cinque partite del Frosinone durante le quali sono stati registrati flussi anomali di scommesse (c’è anche la partita di andata contro i partenopei).
Quanto al caso dell’espulsione di Gori, avvenuta al 13’ di Napoli-Frosinone dello scorso 14 maggio, non sono state registrate anomalie. Il centrocampista dei ciociari è stato mandato sotto la doccia anzitempo dall’arbitro Celi poiché dopo un fallo su Insigne, punito con il calcio di punizione, ha reiterato le proteste all’indirizzo del direttore di gara.
Secondo quanto riporta la ‘Gazzetta dello Sport’, sempre molto bene informata riguardo alle vicende che ruotano attorno alla giustizia sportiva, l’ipotesi che Gori abbia potuto coinvolgere amici e parenti in diverse puntate inferiori ai mille euro sull’espulsione, non ha trovato riscontri. Per questo motivo, si va verso un’archiviazione. Per fare luce sulla vicenda, la Procura Federale ha ascoltato lo stesso Gori, il capitano del Frosinone Frara, l’allenatore Stellone, il dg Salvini e il team manager Milana.
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