Mario Sconcerti spiega con dei limiti strutturali di Inter e Milan i motivi dei rispettivi cali di rendimento delle ultime settimane.
Mario Sconcerti ha analizzato così i primi due anticipi della 27ma giornata di Serie A sul Corriere della Sera. “Continuano le fatiche di Milan e Inter. Meglio l’Inter di pochi millimetri, forse solo per una maggiore vivacità al limite dell’insistenza. Mentre il Milan è stato lento fin dall’inizio, quasi senza idee anche nei giocatori migliori. Ha pesato Leao per qualche giocata e naturalmente il gol, tecnicamente una primizia, ma è stato anche un Leao che ruba gli occhi sulla sua bellezza, senza riuscire a prendersi una reale responsabilità nei momenti duri. Questo campionato sembra una specie di lungo gioco ad handicap”.
“È stanco Barella, è stanco Dzeko, sono stanchi De Vrij e perfino Dumfries. Sono lenti Tonali e Kessie, senza slancio Diaz, perduto nel niente degli altri Giroud, sbanda l’intera difesa del Milan, abbastanza anche quella dell’Inter, Udinese e Genoa hanno avuto sei contropiedi liberi. Non c’è una ragione vera, non cercatela. Sarebbe una carezza inutile. Sono limiti. Inter e Milan sono al loro massimo, si gioca ormai da sette mesi, non è più un’opinione, comincia a essere matematica”.
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