Lo scorso 25 agosto, in occasione della prima giornata di Serie A, alcuni tifosi di Verona e Milan hanno creato tafferugli nella zona che divide il settore dei tifosi ospiti da quello dei locali. Da entrambe le fazioni è partito il lancio di oggetti, di seggiolini, e sono volati anche colpi d’asta delle bandiere. Due giorni dopo gli agenti della Digos del capoluogo lombardo hanno tratto in arresto due persone, un ventiquattrenne di Monza con qualche precedente e un milanese di 21 anni incensurato, ripresi durante i disordini dalle telecamere a circuito chiuso dello stadio Bentegodi.
Oggi sono state notificate le sanzioni. Con una vasta operazione a Verona e provincia, a Milano, a Trento, a Prato, a Novara e nelle province di Bolzano, Modena, Bari, Savona, Bergamo, Como e Roma, la Digos di Verona ha concluso le attività di indagine relative agli incidenti. La Digos scaligera, in stretta collaborazione con quella di Milano, ha riconosciuto tra i responsabili degli scontri 24 persone, delle quali 15 fra gli ultras dell’Hellas-Verona e 9 tra quelli milanisti.
In mattinata sono state perquisite le rispettive abitazioni con l’aiuto degli uffici delle Questure competenti per territorio, in esecuzione di un decreto emesso dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Verona Valeria Ardito. I 24 perquisiti si aggiungono ad altri 6 ultras (quattro milanisti, due veronesi), che in occasione del match furono arrestati o denunciati per aver commesso analoghi reati. Nei confronti dei responsabili dei disordini il questore di Verona Danilo Gagliardi ha emesso il provvedimento di divieto di accesso allo stadio per i prossimi anni.
Verona – Milan: scontri sugli spalti
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