Juventus e Atalanta calano il poker mentre le milanesi vincono entrambe per 2-1. Leão si iscrive nella storia della Serie A realizzando il gol più veloce di sempre.
Il posticipo: Lazio-Napoli 2-0
Immobile stacca in cielo e fa volare la Lazio che si rilancia nelle zone alte della classifica dopo che la squadra di Inzaghi aveva totalizzato la miseria di quattro punti nelle ultime quattro partite. Ad inizio ripresa un destro a giro di Luis Alberto chiude la pratica Napoli. La squadra di Gattuso, acciaccato in panchina per un problema ad un occhio e reduce dall’amara sconfitta di San Siro contro l’Inter, non entra mai in partita facendosi trasportare da un ritmo gara fin troppo lento. Già costretti a rinunciare a numerose assenze, gli azzurri perdono per infortunio durante la gara anche Koulibaly e Lozano.
Corsa Scudetto
Con la pesante vittoria nel posticipo, la Lazio, in versione Champions, si rilancia nelle prime posizioni. La squadra di Inzaghi si porta a -3 dal quarto posto della Roma, fermata nel pomeriggio da un secondo tempo travolgente dell’Atalanta.
La squadra di Fonseca, passata in vantaggio dopo appena tre minuti, crolla nella ripresa ai danni di una ritrovata Dea che prova a mettersi alle spalle il caso Gomez. Le sostituzioni stravolgono letteralmente la gara: Gasp si affida alla qualità di Ilicic e Muriel. Lo sloveno serve due assist e realizza anche il gol del definitivo 4-1 mentre Muriel, dopo appena un minuto dal suo ingresso in campo, realizza il terzo gol atalantino. Dall’altra parte Fonseca sbaglia la lettura della ripresa dei suoi e tarda, erroneamente, i cambi.
Nel big match delle 15:00, la capolista Milan espugna il Mapei Stadium imponendosi 1-2 contro un Sassuolo, mai in partita. La squadra di Pioli, nonostante le numerose assenze, continua a vincere e a stupire collezionando record su record.
Nel pomeriggio l’Inter resta in scia dei cugini rossoneri grazie ad una cinica prestazione contro un buono Spezia che esce da San Siro a testa alta. Hakimi e Lukaku regalano i tre punti a Conte che fatica ancora a ritrovare la sua Inter migliore, ma infila la sua sesta vittoria consecutiva.
Nell’anticipo serale del sabato, la Juventus di Pirlo batte un colpo e dà un segnale di ripresa dopo lo stop casalingo contro l’Atalanta. Una doppietta del solito Cr7, che supera Pelé a 758 gol in carriera, e un gol di Kulusevski e Morata, mostrano finalmente i frutti del lavoro del tecnico bianconero che può godersi anche la ritrovata solidità del reparto arretrato.
Le squadre al vertice fanno fatica a decollare o prendere il largo, complice un fitto calendario e un campionato che sembra poter essere più equilibrato rispetto alle scorse edizioni. Analizzando le prime cinque squadre, la rosa ampia resta un fattore chiave che dimostra come le formazioni maggiormente attrezzate, possano permettersi una gestione migliore dei propri calciatori anche in fase di emergenza.
A una giornata dalla ‘sosta’ natalizia, la corsa scudetto è apertissima con le prime otto a soli dieci punti di distanza.
Genoa, sconfitta fatale: Maran verso l’esonero
Una sola vittoria, alla prima giornata di campionato, poi quattro pareggi e otto sconfitte. L’ultima, quella subita sul campo del Benevento per 2-0, ha portato il presidente Enrico Preziosi all’esonero di Rolando Maran sulla panchina del Genoa. I risultati non soddisfacenti, hanno fatto sì che il patron rossoblù interrompesse la tendenza negativa. In serata arriva la conferma anche da parte de La Gazzetta dello Sport che conferma le indiscrezioni di Sky Sport nel pomeriggio. L’ufficialità è attesa nelle prossime ore, tra stasera e domani. Le novità per la successione della panchina del Genoa, porterebbero al nome di una vecchia conoscenza: Davide Ballardini. Per l‘allenatore romagnolo, che dovrebbe fare il suo esordio in trasferta contro lo Spezia, sarebbe alla sua quarta esperienza sulla panchina del Genoa.
Milan primatista
Nonostante alcune assenze importanti, il Milan torna alla vittoria e passa meritatamente sul difficile campo del Sassuolo. Le reti di Leão e Saelemaekers lanciano un diavolo sempre più primo e collezionatore di record. Il centravanti portoghese realizza il gol più veloce della storia della Serie A in sei secondi e settantasei decimi, battendo così il record detenuto da Paolo Poggi, che in un Fiorentina-Piacenza del 2001, aveva segnato dopo 8,1 secondi.
I rossoneri, con la vittoria odierna, sono la prima squadra ad aver realizzato almeno due gol a partita nelle prime 13 gare di campionato. Insieme alla Juventus, il Milan è l’unica squadra ancora imbattuta nei primi cinque campionati europei.
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