Nella settimana sanremese, i rossoneri, privi di Ibra, acciuffano il pari in extremis con un calcio di rigore di Kessié. L’Atalanta ne rifila cinque al Crotone del neo tecnico Cosmi mentre Juventus e Roma tornano a vincere.
LA CLASSIFICA
Una corsa ai posti Champions sempre più intasata quella che si registra a 13 giornate dal termine del campionato. Sei squadre racchiuse in dieci punti (potenzialmente sette qualora la Lazio vincesse la gara da recuperare con il Torino) per soli tre posti.
La frenata dei rossoneri permette ad Atalanta, Juve e Roma di accorciare e guadagnare due punti sulla squadra di Pioli che con il passare delle giornate sta vedendo sfumare il vantaggio accumulato nelle prime giornate. Passo falso anche per il Napoli di Gattuso che, a Reggio Emilia, dopo aver ribaltato la gara al novantesimo, allo scadere dell’ultimo minuto di recupero, si fa acciuffare dal Sassuolo con la trasformazione di un calcio di rigore da parte di Caputo.
La classifica resta molto corta e la corsa per un posto in Champions League resta apertissima.
MILAN & NAPOLI : UN PARI CHE STONA
A Milano e Reggio Emilia le emozioni e ben tre rigori, in extremis, sono i protagonisti indiscussi di entrambe le gare. Il Napoli di Gattuso spreca e getta tre punti d’oro contro un ottimo Sassuolo che, nonostante a 30 secondi dal fischio finale fosse sotto nel punteggio, avrebbe senz’altro meritato di portare a casa i tre punti. La squadra di Zerbi ha più volte, nell’arco dei novanta minuti, messo in difficoltà i partenopei con le giocate di un ispirato Domenico Berardi, che ha, prima, procurato, con una punizione tagliata, l’autogol di Maksimovic e in seguito realizzato il gol del momentaneo 2-1. A Gattuso non è bastata l’ottima prova del solito Insigne. Gli ospiti pagano una grossa ingenuità di Manolas che all’ultimo secondo di gioco entra in ritardo, in area di rigore, su Haraslin che, qualche minuto prima, nell’area opposta, aveva procurato il rigore per i partenopei. Dal dischetto Caputo ipnotizza Meret per il definitivo 3-3.
Stessa sorte ma con esito inverso è capitato al Milan di Pioli. Il Diavolo è stato protagonista di una prova opaca, non all’altezza della vittoria della scorsa giornata all’Olimpico. I rossoneri, contro un’ Udinese ben organizzata e attendista nella propria metà campo, hanno faticato a produrre azioni d’attacco, non riuscendo quasi mai a rendersi pericolosi dalle parti di Musso. Il gol del colpo di testa dell’ormai “solito” Becao – secondo gol in Serie A per il difensore bianconero, entrambi segnati contro il Milan – sembrava l’apice di una serata già indirizzata e difficile da raddrizzare.
Che questa squadra non molli fino alla fine l’ha dimostrato più volte nel corso del campionato. E con il diciassettesimo rigore stagionale trasformato dall’impeccabile Kessié, il Milan trova un insperato pareggio e mantiene un distacco di 4 punti dal terzo posto. Quello che preoccupa è lo la scarsa vena realizzativa e il modo in cui i rossoneri arrivano al gol. Nelle ultime 5 partite la squadra di Pioli hanno fatto 6 gol: uno solo su azione. Gli altri: 4 su rigore ed uno su autorete.
DEA : UNA SINFONIA PERFETTA
La squadra di Gasperini continua a ingranare e infila il quarto successo di fila. Per l’Atalanta solo ottime conferme: dal prolifico momento di Muriel al ritrovato gol di Ilicic. Il risultato, già in cassaforte nei primi minuti della ripresa, ha poi permesso a Gasperini di poter dare minutaggio ai reduci da infortuni come Zapata o a chi ha giocato meno durante la stagione. La Dea vola sulle ali dell’entusiasmo grazie anche ad un’ala, tutta fascia, come Robin Gosens che continua a stupire e a regalare gioie ai tifosi atalantini. Per l’esterno tedesco si tratta del nono gol in Serie A. Quello che stupisce è senz’altro la sua capacità di sapersi smarcare e di essere diventato un’infallibile cecchino davanti alla porta, con il fiuto del miglior centravanti. Se le premesse son queste, non ci resta che sperare che lunedì 8 marzo arrivi al più presto per poter ammirare la super sfida sulla fascia tra Hakimi e Gosens.
Il match di San Siro, contro la prima della classe, del prossimo Monday Night dirà molto sulle prospettive e le dimensioni raggiunte dall’Atalanta.
JUVE & ROMA: RITORNO ALLA VITTORIA
Contro di certo una Fiorentina non brillante, la squadra di Fonseca strappa, in extremis, tre punti pesantissimi. Nella serata no di Jordan Veretout, a regalare la vittoria ai giallorossi ci pensa un gol di Diawara, lanciato titolare dal tecnico portoghese che lo ha preferito allo spagnolo Villar. Scelta che si è poi rivelata vincente e che permette alla Roma di agganciarsi alla scia e mantenere la distanza di due punti da Juventus e Atalanta. Una vittoria fortemente voluta, frutta di una prestazione lucida e convincente.
I tre punti sono arrivati anche per la Juve di Pirlo che, con tre gol nella ripresa, spazza via la neopromossa Spezia. Gli ingressi di Bernardeschi e di Morata hanno cambiato il volto della gara. Sono proprio i nuovi entrati a confezionare il gol del vantaggio per i bianconeri che, sette minuti più tardi, trovano il raddoppio con Federico Chiesa. Nel finale c’è spazio per il 20° centro di Cristiano Ronaldo che allunga su Lukaku nella classifica marcatori. Allo scadere c’è anche gloria per Szczęsny che ipnotizza dal dischetto Galabinov e mantiene inviolata, per l’ottava volta in stagione, la porta bianconera.
Una vittoria che fa ritrovare certezze importanti alla squadra di Pirlo in vista dei prossimi impegni cruciali che, tra Lazio e Porto, potranno fornirci delle indicazioni più precise sulla stagione bianconera.
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