Al termine della 25.a giornata di Serie A sono diverse le panchine traballanti. A fare più rumore in assoluto è la posizione di Filippo Inzaghi, che stando a quanto riportano i principali quotidiani sportivi di oggi, potrebbe essere all’ultima spiaggia già contro l’Hellas Verona. L’ex bomber rossonero si giocherà tutto contro Andrea Mandorlini, altro allenatore molto discusso negli ultimi tempi, ma che vincendo a Cagliari ha visto risalire vertiginosamente le proprie quotazioni, gettando nello sconforto proprio i sardi e il loro allenatore Gianfranco Zola. In bilico anche Andrea Stramaccioni: la sua Udinese non sa più vincere e il patron Pozzo sarebbe pronto a prendere decisioni clamorose.
Il pareggio del Milan contro il Chievo ha fatto crollare la fiducia dei rossoneri nell’operato di Filippo Inzaghi: il tecnico si è difeso parlando dei clivensi come di una squadra ostica contro la quale in pochi faranno risultato, ma non può essere una scusante. Adriano Galliani stavolta tace, ma dopo aver dichiarato che a meno di catastrofi Inzaghi rimarrà sulla panchina del ‘Diavolo’ fino a giugno, sembra aver cambiato idea. Se in casa contro il Verona non si farà bottino pieno, il Milan potrebbe passare a Mauro Tassotti, che avrà l’arduo compito di fare da traghettatore e di provare a centrare l’obiettivo minimo dell’ingresso in Europa League. Troppo poche le otto vittorie in 25 gare di Inzaghi: un record negativo che non si ripeteva dal 1983-84. Per la prossima stagione, invece, si fanno i nomi di Vincenzo Montella e, più difficile, Antonio Conte.
Traballa anche la panchina di Gianfranco Zola: dopo la sconfitta casalinga contro il Verona, qualcuno nell’ambiente cagliaritano ha chiesto le dimissioni dell’ex fantasista e l’eventuale ritorno di Zeman. Zola ha già detto a chiare lettere che per lasciare la panchina rossoblu dovrà essere esonerato, poiché di dimettersi non ha alcuna intenzione. Delicata anche la posizione di Andrea Stramaccioni, oggetto di critiche da parte di Pozzo già qualche settimana fa: il KO rimediato sul campo del Cesena, sul quale peraltro ha lasciato punti anche la Juventus capolista, potrebbe aver fatto precipitare la situazione. Francesco Guidolin, uno che l’ambiente lo conosce molto bene, potrebbe essere chiamato a traghettare fino a giugno.
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