Serie A, traballano tre panchine: Stramaccioni si candida

L’undicesima giornata di serie A ha dato, tra gli altri, alcuni verdetti clamorosi: su tutti la sconfitta del Milan in casa per mano della Fiorentina (0-2 il risultato finale) con Massimiliano Allegri confermato a tempo. I rossoneri sono in ritiro punitivo e al tecnico toscano spetta ora il compito di risollevare le sorti della sua squadra nelle due trasferte contro Barcellona e Chievo Verona. In caso di ulteriori disfatte, sarà addio. Tralasciando per ora le vicissitudini di casa Milan, ci sono altri due club che hanno vissuto una domenica molto triste per altrettanti inaspettati stop casalinghi: stiamo parlando della Sampdoria, battuta in casa per 4-3 dal Sassuolo, e della Lazio, fermata dal rivitalizzato Genoa di Gasperini allo Stadio Olimpico (0-2, anche in questo caso).

Claudio Lotito è chiaramente su tutte le furie, ma continua a rinviare l’esonero di Petkovic: il patron biancoceleste fatica a trovare alternative in grado di dare una svolta immediata alla squadra, così ha deciso di dare altre due gare di tempo all’attuale allenatore, che si giocherà la panchina contro Apollon Nicosia in Europa League e Parma. Tutto in sette giorni, dunque: in caso di ulteriori figuracce, il destino del tecnico è segnato.

L’altra panchina traballante è quella di Delio Rossi: la dirigenza della Sampdoria si aspettava molto di più dal tecnico, anche se all’ex Lazio è stata confermata la fiducia già nel post-partita contro il Sassuolo. Ora, però, i doriani sono attesi da un trittico di ferro con Fiorentina, Lazio e Inter: per Rossi, mantenere salda la panchina sarà una vera e propria impresa. In caso la situazione precipitasse, per la panchina della Sampdoria uno dei candidati più accreditati è Andrea Stramaccioni, ex allenatore dell’Inter e ora commentatore TV. Ma non è tutto, perché lo stesso Stramaccioni, esonerato l’estate scorsa da Moratti, potrebbero aprirsi anche le porte della Lazio, sempre che Lotito non decida di affidarsi ‘all’usato sicuro’, ossia l’ex Edy Reja.