Passerà sicuramente alla storia come una delle più assurde esultanze mai viste su un campo di calcio. E’ successo durante la partita della 16a giornata del campionato di Seconda Categoria del girone P fra Ponticelli e Riolo Terme. Gli ospiti portano a casa il successo con il punteggio di 3-1, ma uno dei loro calciatori ottiene anche il simbolico premio di testa più dura tra i 22 in campo. E’ un calciatore del Riolo Terme a inventarsi uno strano (e pericolosissimo) modo di festeggiare: il portiere avversario non trattiene un pallone calciato dalla distanza, lui si avventa da vero rapace di area di rigore e segna.
I compagni corrono ad abbracciarlo, ma a lui non interessa condividere la gioia e preferisce dirigersi, inspiegabilmente, verso la panchina. Come un toro si fionda sul plexiglas e con una craniata violentissima lo frantuma in mille pezzi. Qualcuno in campo rimane interdetto, altri compagni ridono, mentre dalle tribune gli spettatori lo insultano. Lui, l’autore di un gesto da wrestler, cammina illeso (per fortuna) verso il centro del campo per riprendere il gioco, ma il direttore di gara estrae il cartellino rosso per espellerlo.
Eravamo abituati alla mitraglia di Batistuta, alle capriole di Obafemi Martins e di Hernanes, al tagliatore di gole imitato da Vucinic, ai giocatori dello Stjarnan che ne inventavano una per ogni gol, persino alla pippata di Robby Fowler. Di testate alla panchina nessuna, ma solo a giocatori avversari (Zidane a Materazzi, la più famosa). Il video del numero 9 giallorosso, intanto, sta spopolando sul web e sui social network. Una sorta di consolazione dopo l’espulsione ricevuta?
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