Tre anni e mezzo fa Eugenio Lamanna, allora portiere del Gubbio in terza serie, fu aggredito dai tifosi dell’Alessandria dopo una partita (vedere il video in cima a proposito): si trovava nei pressi di un bar della città piemontese quando alcuni sostenitori – per così dire – dei grigi si avventarono su di lui e i suoi genitori rei, a quanto si disse allora, solo di vestire coi colori eugubini (ma la controparte asserì che erano stati provocati dal capofamiglia). Nel frattempo il buon Lamanna ha indossato con onore la maglia del Bari in Serie B, mentre da quest’anno è l’estremo difensore titolare del Siena; ebbene, balza di nuovo agli onori della cronaca per una disavventura capitata ancora al padre Cosma, insieme alla moglie Maria sempre in prima fila durante le partite del figlio in giro per l’Italia.
Giovedì scorso nei minuti finali di Spezia – Siena, partita finita con la vittoria dei liguri in gol nel finale con Bellomo, Lamanna era salito fino all’area di rigore avversaria nell’ultimo disperato tentativo di trovare il gol per la squadra di Beretta; in quel momento qualche tifoso di casa, seduto nella tribuna laterale del Picco, deve aver insultato pesantemente il portiere avversario, con la signora Maria che, indispettita, ha cominciato a filmare col telefonino chi ingiuriava il figlio. Da lì ne è nata qualche parola di troppo, ma in men che non si dica si è passati alle mani con Lamanna Senior che ha rifilato un gancio in pieno viso a Alessandro Botti, funzionario della Provincia di La Spezia: lo spezzino è caduto in terra in un lago di sangue (taglio vistoso nei pressi dello zigomo), mentre Cosma veniva placcato e consegnato agli agenti in servizio allo stadio.
Per questo episodio il padre del portiere del Siena riceverà una sicura denuncia dal signor Botti, ma anche un probabile Daspo (e dopo tanti anni dovrà rinunciare a seguire le parate del figlio dagli spalti), anche se oggi ha rilasciato un’intervista a La Provincia di Como, quotidiano della città lariana da dove la famiglia Lamanna proviene, in cui si difende e non rispedisce al mittente ogni sorta di accusa:
“Quel signore ha aggredito mia moglie, che difatti in questi giorni ho portato al Pronto soccorso due volte per essere medicata, visto che è stata colpita anche lei. Io, e ci sono testimoni e telecamere che possono documentarlo, ho reagito quando ho visto questa persona aggredire mia moglie. Certo, non avrei dovuto farlo, ma non sono stato io a far nascere quella colluttazione. Giro negli stadi da anni a seguire mio figlio, sono abituato a sentirne di tutti i colori. E non mi va di passare per un violento, perchè non lo sono”.
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