Vincenzo Spadafora, ministro dello Sport, apre alla possibilità di riportare il pubblico negli stadi di calcio in vista della stagione 2020-2021. “Se la curva epidemiologica ce lo consentirà – ha spiegato al Giornale radio Rai – a settembre si potrà tornare a vedere il pubblico negli stadi. Ovviamente, non riempiendo lo stadio come si faceva prima, ma anche rispettando tutta una serie di misure che sono allo studio in queste ore”.
Spadafora: “Chi lavora nello sport sia tutelato”
Insomma, la riapertura degli impianti potrebbe essere graduale, seguendo i modelli di altri Paesi. Per le prime gare potrebbero esserci il via libera al 20% della capienza degli stadi per garantire il distanziamento, in modo da aumentare la percentuale con il passare delle settimane ed arrivare alla totale apertura per il 2021. “Il mio auspicio – continua Spadafora – è di portare la riforma all’ultimo consiglio dei Ministri prima della breve pausa che faremo a metà agosto. La cosa più importante riguarderà sicuramente i lavoratori sportivi, cioè la possibilità che tutti coloro che lavorano nel modo dello sport abbiano tutele, ma poi abbiamo una migliore definizione della governance tra Coni, Sport e Salute e tutte ulteriori nuove norme che riguardano le associazioni sportive dilettantistiche”.
Per dare una mano soprattutto al dilettantismo, Spadafora ricorda poi di aver spronato il ministro dell’Economia sull’erogazione di 100 milioni di euro di contributi. “Insisterò perché nel decreto in cui utilizzeremo le risorse che abbiamo ieri approvato, possano esserci i 100 milioni che servono soprattutto per tante piccole e medie realtà sportive. Ho fatto appello al ministro Gualtieri – conclude – di occuparsi di questo tema”.
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