Cesare Prandelli potrebbe aver fatto scuola. Per dovere di cronaca, non stiamo parlando della sua attività di allenatore e di questioni inerenti il calcio ma del famigerato Codice Etico, oggetto di tantissime discussioni da quando il commissario tecnico azzurro ha deciso di metterlo in pratica.

Il codice etico, nato quasi con l’intento di moralizzare il giro di nazionale “punendo” i giocatori che si macchiano di comportamenti irrispettosi all’interno del loro club di appartenenza, ha sempre provocato mugugni. Da una parte, c’è chi lo ritiene inutile, dall’altra c’è chi pensa che Prandelli adotti “due pesi e due misure” nel prendere le proprie decisioni, tipico caso di dietrologia tutta italiana. I casi che maggiormente hanno fatto discutere sono stati la convocazione di Mario Balotelli (convocato dopo aver scontato 3 giornate di squalifica dopo la partita Milan – Napoli) e il caso fresco di Daniele De Rossi (Prandelli ha deciso di non convocarlo senza attendere la decisione del Giudice Sportivo).

Oggi, Prandelli, durante la conferenza stampa alla vigilia della match contro la Spagna, ha risposto ad una domanda provocatoria ma intelligente: cosa farebbe se un big della nostra nazionale commettesse una sciocchezza durante l’ultima giornata di campionato?
Messo praticamente con le spalle al muro, Prandelli non ha potuto far altro che appellarsi al buon senso dei propri giocatori, soprattutto a quelli che hanno già sicuramente il pass per i mondiali in tasca.

E’ ovvio che se un Balotelli, un De Rossi o anche un Buffon si macchiassero di episodi gravi all’ultima giornata di Serie A, Prandelli si ritroverebbe costretto a riscrivere, se non a debellare, il codice etico.

Nonostante questo codice, quindi, possa generale diversi tipi di effetti collaterali, c’è un commissario tecnico decisamente autorevole che invece l’apprezza molto: si tratta di Vicente del Bosque. Il selezionatore della Spagna, infatti, ha dichiarato che potrebbe presto adottare questo codice anche per la sua nazionale, aggiungendo che Prandelli ha fatto bene a non convocare Daniele De Rossi (l’ironia in questo caso è facile considerando che l’assenza del centrocampista giallorosso è un vantaggio per gli spagnoli ma Del Bosque non è il tipo che si appiglia certo a questi dettagli per vincere una partita).

Riguardo l’amichevole di domani sera, il commissario tecnico iberico ha dichiarato che il risultato di questo match amichevole non influirà su ciò che accadrà in Brasile. Del Bosque si aspetta un’Italia all’altezza di quella che la Spagna ha incontrato in Brasile durante la Confederation Cup 2013.

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