16 marzo 2014 – Il Porto dice definitivamente addio alla possibilità di difendere il titolo di campione del Portogallo perdendo allo stadio Alvalade di Lisbona nel Classico del campionato lusitano: vince lo Sporting per un gol a zero, siglato ad inizio ripresa dal nazionale algerino Islam Slimani, quest’anno finalmente esploso nonostante continui a vedere il campo principalmente dalla panchina (ha segnato sette reti, quella di stasera era la sua quarta partita da titolare della stagione). La squadra di mister Castro, buono l’esordio per lui una settimana fa contro l’Arouca e vittoriosa pure in Europa League contro il Napoli, ha giocato probabilmente meglio, ma alla fine torna al nord con le tasche vuote e un -5 dai biancoverdi secondi in classifica (è il Benfica a comandare con un buon margine), con l’Estoril quarto che potrebbe addirittura soffiargli un posto ai preliminari di Champions.
Come accennato i Dragoni nella trasferta nella capitale non hanno disdegnato, anzi hanno mostrato maggior gamba e idee, ma troppo spesso hanno peccato di imprecisione di fronte a Rui Patricio; nel primo tempo le più grandi occasioni sono state proprio per gli ospiti con Varela, Quaresma (scatenato anche stasera, per lui una traversa che ancora grida vendetta) e Martinez, per i padroni di casa 45 minuti di apnea e apprensione. Ma ad inizio ripresa un lampo di André Martins spiana la strada al successo dello Sporting: cross perfetto nel cuore dell’area dove Slimani tutto solo non può sbagliare e di testa batte Helton. L’equilibrio della gara muta improvvisamente anche il Porto con orgoglio cerca il pari, ma è evidente che non è serata e alla fine Fernando si fa espellere e proprio sulla sirena Ghilas (l’altro algerino della partita) per poco non pareggia con una girata che termina di pochissimo al lato.
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