Non è stata presa per niente bene l’eliminazione della Colombia dai siti e dalla stampa brasiliana. La conduzione di gara dell’arbitro spagnolo Carlos Velasco Carballo non è piaciuta ai tifosi e ai giornalisti colombiani. Diego Armando Maradona (immancabile nella sua guerra alla Fifa e al Brasile) lo ha definito “disastroso”. Sotto accusa le mancate espulsioni di Julio Cesar e Hulk e gli interventi di David Luiz ai danni di James Rodriguez. Ma ci sarebbe da sottolineare anche il duro intervento di Zuniga che è costato la rottura di una vertebra a Neymar. L’arbitro ha fischiato 54 falli, un record del Mondiale, ma il primo cartellino giallo è stato tirato fuori solo dopo il trentanovesimo fallo (ammonizione a Thiago Silva che salterà la semifinale).
“Per la prossima partita ricordiamoci di chiamare l’arbitro, perché oggi lui non si è presentato”. Questo è il tweet dell’attaccante colombiano Radamel Falcao, uno dei grandi assenti al Mondiale. Meno diplomatica la reazione dei media colombiani che insultano senza mezze misure l’arbitro iberico. “Arbitro spagnolo figlio di una gran madre p… che ti ha creato” è il titolo a caratteri cubitali del quotidiano colombiano “Hoy” nell’edizione regionale di Magdalena.
Para el próximo partido acuérdense de llamar al árbitro que hoy no vino.
— Radamel Falcao (@FALCAO) 4 Luglio 2014
Nell’articolo si può leggere una sequela di invettive contro il direttore di gara e la Fifa:
“Con una palese e volgare parzialità di un delinquente che ha arbitrato, la mafia della FIFA ne ha combinata una delle sue e ha eliminato una agguerrita e combattiva Nazionale Colombiana che ha fatto la storia nel Mondiale brasiliano. Il Brasile si qualifica in maniera disonesta e troverà la Germania”.
C’è spazio anche per una digressione (non certo colta) sul caso Suarez. Il quotidiano ritira fuori le parole di Jose ‘Pepe’ Mujica, presidente dell’Uruguay, che definì i vertici della Fifa come una “cricca di vecchi bastardi”.
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