Svolta nei confronti degli autori di uno dei deprecabili striscioni esposti durante il derby di Torino. Le frasi impresse sui teli erano “Quando volo penso al Toro” e “Solo uno schianto”, un chiaro riferimento macabro alla tragedia di Superga del 1949, quando tutti i componenti della squadra granata persero la vita in un incidente aereo. La Digos ha individuato e denunciato tre sostenitori della Juventus per che hanno esposto gli striscioni.
La novità che potrebbe creare un precedente importante e forse un deterrente nei confronti del tifo becero riguarda l’accusa di violazione della legge 41/2007 su cartelli ingiuriosi o minacciosi. Un’accusa per la prima volta mossa contro tifosi di uno stadio di calcio. E’ quanto risulta alla Procura di Torino, che coordina gli accertamenti della Digos. I denunciati sono un ventiquattrenne di Forlì, un trentasettenne del Pavese e un diciannovenne di Varese. Oltre al Daspo (il divieto di assistere a manifestazioni sportive, della durata di due anni), i tre dovranno difendersi da una denuncia per la violazione della legge 41/2007, ossia il divieto di introduzione o esposizione di striscioni e cartelli che incitino alla violenza o che contengano ingiurie o minacce.
Lo striscione “Solo uno schianto” (un disegno di un aeroplano che si abbatte contro una roccia di colore granata) è stato rinvenuto nel corso delle perquisizioni. A due dei tifosi indagati è stato contestato, a titolo di illecito amministrativo, la violazione del regolamento d’uso dello Juventus Stadium. Uno scatto fotografico della frase “Solo uno schianto” è stato trovato nel telefono cellulare di uno dei tre, mentre il negativo dello striscione era ancora intatto in un’abitazione, con la vernice granata su un telo a terra ad asciugare. Le indagini proseguiranno per identificare gli autori di altri striscioni offensivi.
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