Alla fine Luis Suarez fa mea culpa e, forse consigliato da qualcuno particolarmente saggio, tende la mano a Giorgio Chiellini: il fuoriclasse uruguaiano usa i social network per raddrizzare il tiro e dopo il negazionismo (“Non ho fatto nulla“) e il giustificazionismo (“Sono stato provocato“), il centravanti del Liverpool usa la strada della diplomazia per archiviare il caso e, chissà, per sperare in uno sconto della pena (9 partite di squalifica con la Nazionale e 4 mesi di “allontanamento” dai campi da gioco). Ebbene, senza giri di parole ulteriori, questa la lettera aperta di Suarez a Chiellini:

“Dopo alcuni giorni a casa con la mia famiglia ho avuto modo di riflettere su quanto accaduto durante Italia-Uruguay del 24 giugno. Indipendentemente dalle polemiche e dalle dichiarazioni contraddittorie degli ultimi giorni, senza alcuna intenzione di voler pregiudicare i miei compagni di squadra, riconosco che nel contrasto avuto con me Chiellini ha ricevuto un morso. Di conseguenza: 1) Mi pento profondamente; 2) Chiedo scusa a Chiellini e a tutto il mondo del calcio: 3) Prometto pubblicamente che non mi renderò più protagonista di simili episodi”.

Questo il tweet originale:

Dunque dalla rabbia del presidente dell’Uruguay Pepe Mujica a quella del capitano Diego Lugano, dalle accuse agli italiani all’accoglienza trionfale in patria per Suarez, dopo tutto questo frastuono proprio il diretto interessato ammette le sue colpe, come non era successo 8 anni fa nell’affaire Zidane-Materazzi (in quel caso il francese non ammetté il fattaccio, e mai lo ha fatto, per via delle provocazioni di Matrix).

Dopo il clamore per l’ammissione di Suarez, ha fatto specie anche la reazione di Giorgio Chiellini che ha risposto al collega sostanzialmente scusandolo: “E’ tutto dimenticato, spero che la Fifa riduca la tua squalifica“. Questo il tweet in inglese:

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