I club di Serie A sapevano del progetto SuperLega, ma avrebbero fatto gli gnorri scatenando il putiferio dopo l’annuncio ufficiale. È il 19 aprile 2021, poco prima della mezzanotte: 12 club, i più importanti a livello europeo, annunciano la formazione di una nuova competizione europea alla quale avrebbero partecipato in totale 20 squadre. Ovvero le 12 fondatrici – Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid, Juventus, Inter, Milan, Manchester City, United, Tottenham, Arsenal, Chelsea e Liverpool – altre tre che si sarebbero aggiunte da lì a poco come membri permanenti, e 5 squadre invitate a rotazione ogni anno.
L’annuncio della SuperLega e lo stupore generale
Si scatena il finimondo, con levate di scudi a difesa del “calcio del popolo”, il calcio della gente, non quello dei milionari brutti e cattivi. Uefa e Fifa prendono subito una posizione durissima, le leghe nazionali idem e in poche ore la situazione rientra con le società inglesi che si smarcano per prime, seguite a ruota da tutte le altre (o quasi), In Italia, addirittura 11 squadre firmano una lettera con la quale chiedono penalizzazioni nei confronti di Juve, Inter e Milan, accusate di aver fatto un golpe notturno. Nessuno sapeva niente, quindi si corre ai ripari con una normativa che impedisce agli affiliati alla Figc di partecipare ad altre competizioni (non è contraria alla legge del libero mercato?).
Il verbale che inchioda i club di Serie A
Insomma, il “calcio etico” ha vinto, perché nessuno può permettersi di divincolarsi dalle istituzioni calcistiche all’improvviso. Alcuni presidenti accusano le tre “sorelle” di non averne parlato prima, in modo da confrontarsi. Eppure c’è un documento che è finito in mano al Sole 24 Ore, che dice esattamente il contrario: le squadre di Serie A sapevano della SuperLega, da almeno due mesi. Si tratta del verbale del Consiglio di Lega del 16 febbraio 2021, dal quale emerge chiaramente che tra i punti all’ordine del giorno ci fosse proprio la composizione di una SuperLega e che è stata confrontata con il nuovo format della Champions League voluto dal presidente Uefa Aleksander Ceferin. Insomma, i presidenti che hanno gridato “al lupo al lupo” ad aprile, sapevano con largo anticipo, ma hanno fatto finta di nulla, pensando probabilmente che il verbale di quel Consiglio di Lega sarebbe rimasto segreto per sempre.
E non è tutto, perché secondo il Sole 24 Ore, analoghe discussioni all’interno delle principali leghe nazionali, nello stesso periodo erano all’ordine del giorno in Premier League, Bundesliga e Liga spagnola. Insomma, la partita relativa alla SuperLega è davvero chiusa? Perez, Agnelli e tutti gli altri presidenti promotori si sono già arresi? Non è che per caso abbiano solamente gettato l’amo per poi logorare col tempo i propri antagonisti politici? L’impressione è che questo verbale non sarà l’ultimo documento relativo alla SuperLega che metterà in imbarazzo alcuni dei più strenui difensori del “calcio pulito”.
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