È ancora ‘guerra fredda’ tra la Figc e la Juventus: all’indomani della conferenza stampa tenuta dal numero uno bianconero Andrea Agnelli allo Stadium, Carlo Tavecchio ha replicato in un’intervista rilasciata in esclusiva ai microfoni di ‘Sportmediaset’. Al presidente federale, non sono andate giù le dure critiche di Agnelli al ‘palazzo’, che continuerebbe a tardare nella riforma del calcio nostrano, non aiutando così la crescita dei club anche a livello internazionale.
Tra le altre cose, Agnelli ha sottolineato che gli exploit di Juventus, Fiorentina e Napoli, siano da considerarsi frutto del lavoro delle rispettive società e non un segnale di crescita dell’intero movimento calcistico italiano. Tavecchio non poteva dunque prenderla bene.
“Quando i risultati non sono all’altezza, allora la colpa è della Federazione. Al contrario, quando i risultati sono importanti, la Federazione non c’entra niente. Bisogna mettersi d’accordo”.
Secondo il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, è anche merito del ‘palazzo’ se la Juventus e le altre squadre siano in grado di esprimersi a certi livelli a livello internazionale ed invita Agnelli a non scaricare sulla federazione problemi inerenti il suo club:
“La Federazione è l’organo che permette loro di giocare. Senza di noi non si potrebbero esprimere a livelli internazionali ed europei. In Lega i consensi si ricevono dalle società. Lo dico onestamente, Agnelli avrà i suoi problemi e non trovo corretto scaricare questo sulla Federazione”.
Insomma, Calciopoli o no, i rapporti tra la Figc e la Juventus, che nei giorni in cui la nazionale di Conte giocò allo Stadium l’amichevole con l’Inghilterra sembravano migliorati, rimangono in realtà tesi. Quasi una sopportazione reciproca fino al prossimo terreno di scontro.
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