Dal terreno di gioco al penale il passo è breve. Lo sa bene un calciatore 33enne di Portogruaro che è stato condannato dal tribunale di Venezia a otto mesi di reclusione e 4 mila euro di multa. Il reato fu commesso nel dicembre 2009 in campo, durante una partita di terza categoria tra Villanova e Biancade (fu vinta dai padroni di casa).
Il centrocampista del Villanova infatti rifilò una gomitata a palla lontana ad un avversario 30enne e per questo è stato condannato per lesioni dolose.
Il colpo non fu visto dall’arbitro, che quindi sul momento non prese alcun provvedimento nei confronti del 33enne calciatore. La vittima della gomitata subì la frattura scomposta dello zigomo destro.
Come ricostruito dai giornali locali, il calciatore condannato dovrà ora subire anche una causa per danni civili.
Non è la prima volta che un fatto avvenuto sul terreno di gioco abbia conseguenze penali. Il precedente riguarda sempre il tribunale di Venezia che nel 1999 condannò Davide Favotto, anche a lui a 8 mesi di reclusione, per aver causato lesioni all’intestino e ai polmoni e la perdita della milza a Andrea Dall’Armellina, dopo avergli dato una gomitata.
In quel caso l’episodio risaliva al 1996. Peraltro Dall’Armellina per i problemi fisici che ne conseguirono fu costretto a smettere di giocare.
Più recentemente, sempre in Veneto, un portiere di calcio a 5 (militava nel Conscio) è stato condannato (al pagamento di mille euro di multa e al risarcimento di tutti i danni) per lesioni personali per aver sferrato una testata in pieno volto ad un avversario al termine della partita di calcio a 5 contro il Veneta.
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