Milan
Theo non è l’unico colpevole del “disastro”: l’accusa è durissima, ora anche lui “rischia”
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Theo non è l’unico colpevole del “disastro”: l’accusa è durissima, ora anche lui “rischia”. Le prossime settimane saranno decisive.
Il cammino del Milan in questa edizione della Champions League si conclude ai playoff. Nonostante un iniziale vantaggio segnato da Santiago Giménez, un cartellino rosso mostrato a Theo Hernández per doppia ammonizione, compresa una per simulazione, ha ribaltato le sorti della partita. Con Hernández fuori dal gioco, il Milan ha perso uno dei suoi elementi chiave, e a circa venti minuti dalla fine, una rete di Julián Carranza ha cementato il destino dei rossoneri, escludendoli dalla competizione. Per il terzino rossonero il Milan valuta una “punizione” esemplare, segnale evidente di scricchiolii non più trascurabili.
Theo non è l’unico colpevole del “disastro”: ora rischia anche lui
Il ‘Corriere dello Sport’, sulle proprie colonne, ha posto l’attenzione su alcune scelte dell’allenatore che hanno lasciato perplessi osservatori e tifosi. In particolare, le sostituzioni e gli adeguamenti tattici attuati nelle ultime partite hanno sollevato dubbi sulla capacità di reazione del Milan alle difficoltà incontrate in campo. Uno dei cambi più discussi riguarda la decisione di sostituire Giménez senza inserire immediatamente un altro attaccante di peso come Tammy Abraham, compromettendo così la pressione offensiva della squadra nelle fasi finali del match. Il futuro del tecnico è decisamente meno a tinte rossonere di appena un mese fa, con le prime voci di un esonero che iniziano a prendere sempre più piede e forza.
La reazione di Conceicao a fine gara
Al termine della partita, la gestione di Conceicao è stata messa sotto la lente d’ingrandimento. Difendendosi dalle critiche, il tecnico portoghese ha sottolineato i progressi compiuti dalla squadra sotto la sua guida, nonostante un arco di tempo relativamente breve dalla sua assunzione. Ha evidenziato i risultati ottenuti, come un trofeo vinto sotto la sua gestione e il raggiungimento della semifinale in Coppa Italia, oltre a un buon andamento in campionato. Conceicao ha inoltre puntato il dito sul clima non ottimale che regnerebbe all’interno dello spogliatoio, un fattore che, a suo dire, ha giocato un ruolo nell’espulsione di Hernández e che richiederebbe un lavoro mirato a livello mentale.
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