Dopo le discutibili dichiarazioni di Claudio Lotito nei confronti dell’ad della Juventus, Beppe Marotta, la Figc apre un altro fascicolo per la battuta infelice del numero uno della Sampdoria, Massimo Ferrero, che durante una trasmissione Rai ha definito Erick Thohir “filippino”. Una battuta che nell’immediato ha strappato qualche sorriso, ma indubbiamente è da considerarsi quantomeno sopra le righe. Punzecchiato a ‘Stadio Sprint’ da Enrico Varriale in merito all’uscita di scena da parte di Massimo Moratti, Ferrero si è espresso così:
“È ingiusto che Moratti sia stato trattato così, sono molto dispiaciuto per lui. Io glielo avevo detto: caccia quel filippino, che l’hai preso a fa’? È venuto dall’Indonesia per insultare un emblema del calcio. A Thohir voglio bene, ma non mi deve toccare Moratti”.
Ferrero è parso sin dal suo debutto in Serie A un personaggio in grado di dare pepe ad ogni situazione. Ricercatissimo dalle varie trasmissioni TV, che approfittano delle sue uscite per aumentare lo share, il presidente della Samp tende a volte ad esagerare, anche se appare chiaro che non lo faccia con “malignità”. Nel caso specifico, alcuni hanno parlato subito di razzismo, altri si sono limitati a bollarla come una battuta infelice. L’Inter ufficialmente non ha replicato, mentre la Sampdoria, che evidentemente aveva sentore di imminenti prese di posizione da parte della Figc, ha emanato un comunicato stampa a nome dello stesso Ferrero:
“Non volevo mancare di rispetto al signor Thohir – dice il patron doriano – o ai dirigenti dell’Inter e alla gente delle Filippine alla quale da sempre mi legano rapporti bellissimi. Volevo elogiare Massimo Moratti e quanto da lui dato per 20 anni all’Inter e al calcio italiano, al quale peraltro ha saputo regalare gli ultimi trofei internazionali, esportando nel mondo il nostro sport”.
L’apertura di un fascicolo da parte della federcalcio appare un atto dovuto, ma intanto l’Inter starebbe valutando due strade. Come scrive oggi ‘Repubblica.it’, dal punto di vista sportivo il club nerazzurro potrebbe presentare un esposto al procuratore federale Palazzi in attesa che la Figc apra eventualmente un’inchiesta ufficiale. Non è escluso, però, che non parta parallelamente anche una querela per diffamazione o nel peggiore dei casi per razzismo. Prima, però, dovrebbe esserci l’OK della Figc, altrimenti l’Inter rischierebbe di violare la clausola compromissoria con pesanti conseguenze dal punto di vista sportivo.
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