Instancabile Erick Thohir, il magnate indonesiano in questi giorni non si può proprio dire si stia risparmiando, perennemente su un aereo a combattere contro voli intercontinentali e impietosi fusi orari: stamani il nuovo presidente dell’Inter è atterrato a Malpensa per rituffarsi in una tre giorni meneghina che culminerà nella sua presenza a San Siro domenica pomeriggio in occasione del match che i nerazzurri disputeranno contro la Sampdoria. Una prima volta per il ricco asiatico, un appuntamento che aspettava impaziente da settimane, quasi un sogno che si realizza:
“Ho diversi incontri dalle 14 alle 19 e stasera cenerò con Moratti. Alcune discussioni riguarderanno il mercato e, forse, incontrerò Mazzarri oggi in sede. La cosa più importante, però, è la partita di domenica: sono felicissimo di poter vedere la squadra per la prima volta a San Siro”.
Lo farà insieme al suo socio Jason Lieven, in arrivo dagli Stati Uniti, insieme a 50 ex stelle interiste, come da lui stesso annunciato, ma soprattutto fianco a fianco con Massimo Moratti; proprio l’ex numero uno del Biscione ha rivelato la cosa:
“Stiamo preparando delle cose. E’ stato un incontro con Erick per sistemare alcune cose sul piano finanziario. Gli ho fatto i complimenti per questa energia che ci mette e la passione che ha. Domenica saremo allo stadio tutti insieme. Se si è parlato di mercato? No, no… Mi ha detto che stanno guardando”.
In effetti la nuova proprietà dell’Inter non sta con le mani in mano e questo blitz di Thohir servirà anche a definire le prime strategie in vista del mercato di gennaio: negli incontri fissati in agenda ci sarà anche una riunione con Branca e Ausilio, oltre che con Walter Mazzarri che nei giorni scorsi non ha fatto mistero di non dispiacersi se fra un mese arriverà uno o più rinforzi. D’altra parte il momento è propizio: da un lato l’Inter ha la concreta possibilità di agguantare il terzo posto dopo le frenate non preventivate di Roma e Napoli, dall’altro i mondiali in programma a giugno in Brasile potranno convincere qualche giocatore che sta trovando poco spazio a cambiare aria per farsi trovare in forma smagliante alla rassegna iridata della prossima estate.
Il primo indiziato è Edin Dzeko, assoluto protagonista con la sorprendente Bosnia eppure panchinaro fisso al Manchester City dove Pellegrini lo vede a mala pena: guadagna tanto, forse troppo, ma uno sforzo fatto ora potrebbe ripagare in futuro, quando sul libro paga interista verranno depennate le voci stipendiali di giocatori che attualmente percepiscono una fortuna come Milito e, in misura minore, Cambiasso. Occhio però anche alla voglia di Mazzarri di riallenare il suo vecchio pallino Ezequiel Lavezzi, non più titolarissimo a Parigi dopo l’avvento di Cavani, o al desiderio di Pablo Daniel Osvaldo di tornare in Italia per convincere Prandelli a puntare su di lui (nel Southampton non se la sta passando benissimo). Sempre calda le pista per Radja Nainggolan, che ha nelle vene lo stesso sangue indonesiano di Thohir, e per Paolo Cannavaro, ripudiato da Benitez e ben visto invece da Mazzarri, forse solo una suggestione l’arrivo di Nani dallo United.
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