La strada l’avevano aperta i tifosi del Napoli domenica pomeriggio nel corso della partita contro il Livorno esponendo uno striscione che riportava la frase “Napoli Colera” e intonando i famosi cosi che un po’ tutte le tifoserie d’Italia rivolgono a loro. Il gesto serviva a provocare il giudice sportivo tanto che poi era stato esposto un altro striscione che diceva “E adesso chiudeteci la Curva”. Ma il giudice sportivo non sembra aver recepito il messaggio, anzi ha dimostrato di avere anche poca ironia giacché ha deciso di punire gli stessi cori, intonati dai milanisti allo Juventus Stadium, con la chiusura di San Siro in occasione della prossima partita casalinga del Milan contro l’Udinese.

La sanzione aveva scatenato l’ira di Adriano Galliani che si è subito premurato di contattare Abete e Beretta per protestare, raccogliendo in verità anche la solidarietà da parte del presidente della Lega Serie A. Nel caso del dirigente rossonero viene da chiedersi dov’era quando queste norme, prima dell’inizio della stagione, venivano approvate, ma questo è un altro discorso che meriterebbe diverse considerazioni. La notizia del giorno è però la levata di scudi del mondo Ultras che è intenzionato a combattere con tutte le sue forze “il palazzo” e per farlo non esita a mettere da parte le antiche rivalità, in nome di una causa maggiore che chiama in campo la rivendicazione delle libertà personali.

È di oggi il comunicato dei tifosi della Curva Sud del Milan, parole durissime che si possono leggere visitando il sito ufficiale. I milanisti plaudono al gesto dei tifosi napoletani e definiscono ridicole e miopi le sanzioni della giustizia sportiva rea di scambiare la goliardia e gli “sfottò” per razzismo non accorgendosi che proprio così si finisce per non sconfiggere la piaga delle discriminazioni razziali, fermamente condannate, obbiettivo delle nuove norme varate quest’estate:

È di ieri la notizia della chiusura dell’intero stadio in occasione di Milan – Udinese a seguito dell’intonazione degli ormai noti cori “razzisti” contro i napoletani durante la partita Juventus – Milan. E succede proprio nel weekend in cui la stessa tifoseria presa in causa, ossia quella napoletana, celebra con notevole senso di mentalità e autoironia il fattaccio (la nostra curva è stata chiusa) sfidando di fatto i sedicenti esperti e facendo loro vedere quanto false e ridicole siano queste accuse, e insegnando così a tutta italia che cosa significa “sfottò” alla faccia dei falsi moralisti.
Sia chiaro che nessuno considera la legge contro il razzismo una legge inutile o sbagliata, non vogliamo passare per quelli che si oppongono alla condanna di ogni forma di discriminazione, il problema è che sul termine “ogni forma” si sta passando dalla ferma condanna di un fenomeno, per quanto ci riguarda inaccettabile, quale è il razzismo, all’impossibilità di essere goliardici, acidi e persino maleducati!
Questi signori non si rendono conto che con questo comportamento scriteriato e miope si rischia davvero di perdere la battaglia contro il razzismo, perché tutta Italia sta ridendo all’idea che si possa squalificare un tifoso che prende in giro l’avversario.

La Curva del Milan chiede una reazione a tutti i tifosi, senza distinzione di fede o credo politico, e allarga l’appello agli italiani in genere, arrivando a definire la loro azione una “battaglia di libertà”. Le risposte non hanno tardato ad arrivare, nessuno però poteva immaginare che i primi a rispondere a questa chiamata sarebbero stati proprio i tifosi dell’Inter, quanto di più lontano ci sia rispetto alla galassia della Curva Sud del Milan. Così nel giro di poco anche il gruppo Curva Nord 1969 ha pubblicato il suo comunicato. Il senso è lo stesso, c’è la ferma condanna per l’assurda sanzione comminata ai rossoneri, l’elogio dei tifosi napoletani, definiti acerrimi nemici, l’appello affinché altre curve aderiscano a questa iniziativa.

Il comunicato della Curva nerazzurra, che potete leggere per intero qui, parte articolandosi in tre punti, passando per la solidarietà verso le altre tifoserie colpite da sanzioni per arrivare a proporre un’iniziativa comune forte e di sicuro impatto:

1) SIAMO AL FIANCO DELLA CURVA DEL MILAN!!!
Si, proprio loro che sono i nostri più odiati nemici nelle stracittadine e che, fin da bambini, ci hanno fatto conoscere le parole ODIO e RANCORE.
Proprio loro che stanno subendo in questo momento un attacco mediatico forse ancora più forte di quello che abbiamo subito noi dopo Inter – Juve.

2) STIAMO CON I NAPOLETANI!!!
Si, proprio loro contro i quali coltiviamo forse la nostra più acerrima inimicizia.
Proprio loro che hanno dimostrato domenica, con lo striscione “NAPOLI COLERA” esposto nella loro curva e con i cori contro Napoli e i napoletani da loro intonati per far capire, se ce ne fosse ancora bisogno, chi sono i VERI BUFFONI di questa triste storia di discriminazione e razzismo…

3) SIAMO PRONTI E AUSPICHIAMO CHE TUTTE LE CURVE FACCIANO CORI DISCRIMINANTI PER ARRIVARE AD UNA DOMENICA DI TOTALE CHIUSURA DEGLI STADI!!!
Difficile la contemporaneità, probabilmente meno difficile coordinarsi…
Più facile ancora FARLO piuttosto che dirlo o scriverlo!!!

Il testo continua poi con una serie di domande che sono accuse sferzanti contro il sistema calcio, i suoi dirigenti, ma anche contro la classe politica. Si arriva anche ad immaginare scenari orwelliani in cui la repressione dei tifosi altro non è che un test in piccolo di quello che potrebbe essere riprodotto in scala maggiore sulla popolazione italiana:

Vi rendete conto di come i media e i politici riescono a manipolare le nostre decisioni, la nostra libertà di pensiero???
Vi rendete conto che usano il calcio, nostro sport più popolare e seguito, per utilizzare provvedimenti anticostituzionali da “testare” sulla popolazione???
Vi rendete conto che siamo in un paese in cui esistono partiti politici che si fondano sulla discriminazione territoriale??? (“Roma ladrona” cos’è scusate??? Il titolo di un film??? E questi signori vengono a fare la morale a noi???)

Con questo tono si arriva all’appello finale, quello rivolto ai tifosi delle altre squadre per arrivare a quanto auspicato nel punto 3, ossia il raggiungimento di un’azione coordinata di tutto il mondo ultras per arrivare alla chiusura di tutti gli stadi come proposto anche dai milanisti:

Nel meditare sulle domande che poniamo a tutti, Ultras e non, ci riserviamo di proporre iniziative POPOLARI coordinate con altri tifosi, Ultras, con gli stessi tifosi dell’altra squadra della nostra città, con i nostri gemellati, con i nostri rivali storici e con chiunque comprenda lo sbalorditivo tentativo di imporre alle nostre menti un perbenismo alieno frutto dei pazzi psicotici che comandano il nostro calcio, il nostro paese…

Il fatto che i tifosi di Inter, Milan e Napoli abbiano deciso di combattere per una stessa causa la dice lunga sul malcontento che serpeggia nelle curve. Nelle prossime ore sicuramente registreremo le voci provenienti da altre curve in giro per l’Italia che sicuramente non mancheranno, in due settimane si dovrà cercare una soluzione per non arrivare al muro contro muro, altrimenti l’ipotesi di una domenica con tutti gli stadi chiusi è davvero plausibile, se si vuole continuare ad applicare il metro di giudizio utilizzato fino ad ora. Prima però ci sarà Italia – Armenia, che si giocherà, ironia della sorte, proprio al San Paolo di Napoli e proprio l’impianto di Fuorigrotta potrebbe essere il primo teatro di clamorose iniziative di protesta.

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ultimo aggiornamento: 08-10-2013