Quando si dice che i portieri, quando bravi, portano in dote alle squadre di cui difendono i pali un bel bottino di punti non si esagera affatto: un terzo di stagione è andato in archivio e le prodezze di questi cinque estremi difensori stanno facendo le fortune dei loro rispettivi club. Non sono nomi altisonanti e spesso giocano in squadre di provincia, ma sono comunque nel giro delle loro Nazionali e si stanno facendo amare dai loro tifosi: vediamo dunque chi sono le cinque maggior sorprese dei campionati più famosi d’Europa. Buona lettura dunque e non dimenticate di rispondere al sondaggio in fondo.
Stephane Ruffier – St.Etienne
Ha di recente rinnovato il contratto coi verdi della Loira fino al 2018, una brutta notizia per chi aveva messo gli occhi su di lui: non più giovanissimo, ha infatti 28 anni, ma con ottima esperienza dati i suoi trascorsi positivi al Monaco, il St.Etienne lo fece suo nel 2011 per 3 milioni, un investimento che ha pagato. Quest’anno la sua miglior stagione con tante parate decisive tanto in campionato (12 gol subiti in 14 match) quanto in Europa League, dove la squadra allenata da Galtier ha subito una sola rete, quella di Dodò al Geoffroy-Guichard (in generale è stato il miglior in campo nella doppia sfida coi nerazzurri); dopo le buone partite aveva messo gli occhi su di lui la Lazio, intanto il nativo di Bayonne si gode la stima del ct transalpino Didier Deschamps, risultando il terzo portiere dei galletti dietro Lloris e Mandanda.
Fraser Forster – Southampton
Inglese, quasi omonimo del collega di Nazionale Foster (ex Manchester United, ora al WBA), è stato acquistato quest’estate dai Celtic Glasgow per la bellezza di 12,5 milioni di euro, niente male per un calciatore che di professione fa il portiere. Ma dopo splendide annate al Celtic Park, l’ex giocatore del Newcastle, club nel quale è cresciuto, ha deciso di confermarsi sui suoi livelli anche al St.Mary’s Stadium risultando fino ad ora decisivo nella fase difensiva, coi Saints che ad oggi sono la miglior difesa di Premier League (dato sorprendente visto lo smantellamento estivo proprio del reparto arretrato) con appena 6 gol presi nel doppio delle partite giocate (il Chelsea seconda miglior difesa ne ha beccati 11): possente, sicuro tanto tra i pali quanto in uscita, a 26 anni ha deciso di diventare il miglior portiere inglese del momento. Sì, migliore dell’ondivago Hart.
Orestis Karnezis – Udinese
Con Scuffet in rampa di lancio, Brkic avanti nelle gerarchie di Guidolin negli anni scorsi, Kevala scalpitante e chi più ne ha più ne metta dalle parti del Friuli, alla fine mister Stramaccioni si è affidato al greco per difendere la porta dei bianconeri del nord-est. Quando arrivò dal Panathinaikos nell’estate 2013 per 800mila euro in molti si chiesero perché i Pozzo comprassero un altro portiere, un anno in prestito a Granada a scaldar panchina, quindi grande Mondiale con la Grecia e posto guadagnato con merito a Udine: ha sì subito 15 gol, ma 7 in una quattro giorni sfortunata (tre dalla Fiorentina, quattro dal Genoa), in più ha parato un rigore a Vazquez del Palermo e ha una media-voto (Gazzetta) di 6,42, dietro solo a Perin e Sportiello, altri due che meritano applausi a scena aperta per l’avvio di campionato. Di sicuro è il primo straniero, avanti ai vari Neto, Handanovic e Rafael.
Claudio Bravo – Barcellona
Quando hai 31 anni e sei reduce da un Mondiale strepitoso col Cile, allora pensi a prendere il treno della vita senza considerare i dispiacere di un giovanotto che pensava di raccogliere l’eredità di Valdes tra i pali del Barcellona: ter Stegen per il momento è il portiere di Champions (4 gol in 4 partite), ma l’estremo difensore nella Liga è Claudio Bravo, colonna della Real Sociedad che 8 anni fa lo comprò a 1,2 milioni dal Colo Colo e quest’estate lo ha rivenduto a 12 milioni. Che senso aveva, si chiedevano i tifosi blaugrana, spendere tutto quel denaro per un over-30 quando la società da mesi aveva dichiarato di puntare sul 22enne tedesco? Il campo ha risposto: Luis Enrique non si fidava a pieno dell’ex ‘gladbach, per il cileno invece stravede e lui ripaga con prestazioni solide e senza fronzoli. Quella catalana è la miglior difesa della Liga, Bravo ha subito solo 6 gol.
Yann Sommer – Borussia Monchengladbach
Ai Mondiali era il 12esimo della Svizzera dietro a Benaglio (in forza da anni al Wolfsburg) e sempre col collega più grande si contende la seconda piazza di miglior portiere della Bundesliga fino ad ora (inutile specificarlo, Neuer è inarrivabile, quarto invece il wonder-boy del Colonia Timo Horn): non ancora 26enne, ex idolo a Basilea, ha raccolto l’eredità del già citato ter Stegen facendo letteralmente impazzire il Borussia Park. Su di lui garantiva il tecnico elvetico dei basso reniani Lucien Favre, Sommer poi ci ha messo del suo e alla prima esperienza lontano da casa sta dimostrando di che pasta è fatto; quella del ‘gladbach è un’ottima difesa (la seconda del torneo), ha subito solo 9 gol (4 nelle ultime due partite) e per Sommer i suoi sogni stanno diventando realtà: comprato già a marzo per 8 milioni di euro, erano mesi che scalpitava per cominciare la sua nuova avventura. E al pronti, partenza, via non si è fatto trovare impreparato.
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