Al termine di Torino-Juventus, gara giocata sabato 20 dicembre e valida per l’approdo alla semifinale (contro la Lazio) di Coppa Italia Primavera, Gianluca Pessotto (con Alessio Secco nella foto in basso) è stato bersagliato da pesanti offese da alcuni tifosi granata.
Secondo quanto ricostruito, tutto nasce dall’esultanza dei bianconeri che avrebbero provocato la curva andando ad esultare sotto la tifoseria avversaria (la gara si è chiusa sul punteggio di 1-0 per la squadra allenata da Fabio Grosso – gol di Muratore al 38’ del primo tempo). La tensione al campo Don Mosso di Venaria si è presto trasformata in una vergognosa scena con Pessotto vittima.
“Suicidati, buttati cogli0ne, ammazzati, pezzo di merd@” ed altre volgarità sono state urlate dalla tribuna (vicina all’ingresso degli spogliatoi) all’ex terzino della Juve, che oggi è dirigente del club bianconero (ricopre l’incarico di responsabile organizzativo delle giovanili). Dal video che vi proponiamo in apertura di post, girato da Girolamo Cassarà e pubblicato su Facebook dal gruppo delle giovanili della Juventus, si nota che in un primo momento Pessotto ha tentato di rispondere agli insulti. Che però sono continuati, costringendo il dirigente a rientrare negli spogliatoi.
Dal 2006 in poi sono stati tantissimi gli episodi di striscioni e di cori dei tifosi offensivi nei confronti dell’ex calciatore. In alcuni casi tali atteggiamenti sono stati puniti anche con multe e deferimenti (altre volte, invece, sono stati ignorati dalle autorità competenti).
Appare (quantomeno) di buon senso stigmatizzare il trattamento riservato a Pessotto, qualunque sia la fede calcistica professata. Eppure anche sul web, non sono mancate giustificazioni più o meno sfacciate per l’episodio che di sicuro segna una brutta pagina per il mondo del calcio nostrano.
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