Il Torino beffato ieri sera dal Napoli con un gol di Higuain viziato da un fallo su Glik all’89’, rischia ora di essere ulteriormente penalizzato dal giudice sportivo. Non bastasse la svista dell’arbitro Doveri, la società di Urbano Cairo dovrà ora fare i conti con il referto degli ispettori federali che ieri sera allo Stadio Olimpico hanno sentito urlare di tutto dai tifosi granata. Nel momento in cui Glik viene atterrato da Higuain e l’argentino va a segnare a porta praticamente spalancata, l’intero stadio all’unisono urla ‘Ladri Ladri Ladri’. Già qualche minuto prima, però, c’erano state pesanti proteste e diversi insulti soprattutto alla direzione di gara per un altro episodio: Cerci in ripartenza viene abbattuto da Albiol a pochi metri dall’area azzurra e sotto gli occhi di guardalinee e arbitro, ma nessuno dei due segnala irregolarità.
Un errore grave anche questo in un momento delicato della partita, ma al Torino non è andata giù l’intera conduzione dei sei ufficiali di gara. A fine partita il presidente Cairo cuce la bocca a tutti tranne che al tecnico Giampiero Ventura, che ha esperienza a sufficienza per districarsi tra le domande dei giornalisti in momenti così delicati. “Sono imbarazzato, non mi è mai successa una cosa del genere in 30 anni”, ha detto l’allenatore dei granata, senza però esasperare i toni o spingersi troppo in là rischiando di finire nel mirino del giudice sportivo anch’egli.
Di sicuro, Giampaolo Tosel punirà e pesantemente i cori partiti dalla Curva Maratona soprattutto nel secondo tempo: “Vesuvio lavali col fuoco”, il refrain rappresentante discriminazione territoriale che si sente ormai in quasi tutti gli stadi d’Italia ogni domenica. L’Olimpico è già recidivo e se il giudice sportivo, letti i referti degli ispettori, decidesse di sanzionare nuovamente i tifosi del Toro, il club di Cairo si troverà ad affrontare il prossimo match interno contro il Livorno senza il proprio tifo più caldo.
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