La presenza di Francesco Totti in questa Nazionale e soprattutto al Mondiale brasiliano, porterebbe sicuramente un contributo tecnico non indifferente, ma impedirebbe ad un altro calciatore di partecipare alla rassegna mondiale. Qualcuno che probabilmente ha risposto sempre positivamente alle convocazioni di Prandelli e che si è sobbarcato trasferte improbabili, con tutti i pro e i contro, come il rischio di infortuni e l’affaticamento. Nel 2007 Totti diede addio alla Nazionale Italiana con queste motivazioni:
“Mettere la parola fine al rapporto tra me e la nazionale è una cosa brutta. Ho deciso di concludere il capitolo nazionale per motivi fisici e non tecnici. Mi dispiace, ma la salute è la cosa più importante. Dopo il mondiale ho valutato per un anno cosa fare e ho dovuto constatare che non riesco a giocare più di un tot di partite all’anno. A qualcosa devo rinunciare e purtroppo devo rinunciare alla nazionale perché alla Roma non posso. La Roma ha la priorità. Il Ct mi ha telefonato, ma non ha cercato di farmi tornare sui miei passi. Ha accettato le mie motivazioni anche se con dispiacere. In nazionale nessuno mi ha mai trattato male e lascio con un bilancio di un Mondiale, un secondo posto agli Europei e il titolo con l’under 21. Tutte queste critiche che mi piovono addosso è perché sono romano. Quando dissero basta alla Nazionale Maldini e Baggio, il trattamento loro riservato fu diverso. Se fossi stato del nord non avrebbero scritto tutte queste cose su di me”.
La decisione fu accolta con rispetto e comprensione da parte dei vertici azzurri (Abete e Riva), meno da Gianni Rivera che commentò sarcasticamente: “Una volta se non ti chiamavano in Nazionale piangevi, adesso invece si fanno le trattative. Non capisco, ma mi adeguo. È cambiato il mondo. Una volta c’era solo il calciatore, adesso ci sono i procuratori, gli sponsor, gli affari… Una volta speravamo di pagare poco andando al ristorante, adesso ti pagano per andarci…“. In queste settimane le grandi prestazioni del capitano giallorosso con la Roma di Rudi Garcia hanno favorito l’apertura di un nuovo dibattito sul tema. Prandelli ci pensa seriamente: “Un Totti così fa riflettere, fa parlare. E’ un Totti fantastico. Se fossimo a ridosso del Mondiale, non ci sarebbero dubbi. Lo convocherei assolutamente“.
Le opinioni degli addetti ai lavori sono praticamente tutte favorevoli ad un ritorno di Totti in Nazionale. Ne riportiamo alcune. Cesare Maldini:
“Totti è un campione assoluto, a 360 gradi. Anche adesso, a 37 anni, sta giocando in maniera incredibile. Se continuerà a sciorinare certe prestazioni, dimostrando una condizione atletica invidiabile, Prandelli lo porterà sicuramente in Brasile. Il Commissario Tecnico ha dimostrato di avere le idee molto chiare a proposito. Francesco porterebbe esperienza, carisma e personalità all’interno del gruppo, affiancando sotto questo aspetto altri fuoriclasse del calibro di Buffon e Pirlo”.
Fabio Cannavaro: “L’Italia è una squadra che ha carattere, che viene fuori nelle sfide difficili e sta sicuramente facendo bene. Ma, attenzione: ogni volta che ci presentiamo ai tornei in modo tranquillo, ci sono sempre sorprese. Comunque un grosso in bocca al lupo alla squadra di Prandelli. Totti? Lo porterei dovunque“. Osvaldo: “Sono felice per loro. Li sento spesso al telefono, quando posso vedo anche le loro partite e aspetto magari Totti al Mondiale. Insomma, voglio bene ancora a tutti“. E infine Gigi Buffon, il capitano della Nazionale:
“Vedere Totti al Mondiale del 2014 sarebbe bellissimo, se si sentisse ancora al 100%. Francesco sta giocando come un ragazzino, ma dipende dagli stimoli che avrà tra un anno. In questi giorni ho visto anche gente con la maglia di Baggio, perché nell’immaginario collettivo ci sono giocatori che non passeranno mai di moda e le cui maglie troveremo anche fra cento anni. Certo Totti è un caso a parte, perché sta ancora giocando”.
E voi cosa ne pensate?
Le foto più belle di Francesco Totti
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG