Una brutta, bruttissima notizia giunge da Kiev dove domani l’Inter affronterà in Europa League la Dnipro: questa mattina è morto l’ex colonna della Dinamo Kiev e della Nazionale Ucraina Andrey Gusin, 42 anni da compiere il prossimo 11 dicembre e ben noto agli appassionati di calcio internazionale. Il povero Gusin stava provando la sua motocicletta in vista del Chaika Raceway, quando in una curva di un circuito sito alla periferia della capitale, ha perso il controllo del mezzo cadendo rovinosamente. E’ morto poco dopo in ospedale lasciando nello sgomento la moglie e tre figli.
Come detto la notizia ha sconvolto la nazione, anche perché Gusin era molto amato per i suoi trascorsi calcistici: con la Dinamo Kiev aveva vinto 7 scudetti, 5 coppe e una supercoppa, mentre con la maglia gialla e blu della nazionale aveva partecipato da protagonista ai Mondiali tedeschi del 2006 quando Shevechenko e soci si dovettero arrendere solo ai quarti di finale contro l’Italia (nella foto in basso un azione di quella partita con Grosso contrastato proprio da Gusin). In totale aveva collezionato 71 presenze in nazionale e più di 200 con la Dinamo, con la quale aveva anche raggiunto le semifinali di Champions nel 1998 (perse contro il Bayern Monaco).
Dopo i Mondiali tedeschi aveva annunciato, all’età di 34 anni, che non avrebbe più vestito la maglia dell’Ucraina, continuando la sua avventura calcistica in Russia (dove era già approdato nel 2005 firmando un biennale per Krylia Sovetov); quindi dal 2009, anno in cui appese le scarpette al chiodo dopo una carriera da grande centrocampista, aveva avuto alcune esperienza come vice allenatore, sempre in Russia, l’ultima delle quali fino al maggio scorso come secondo all’Anzhi Makhachkala. A 41 anni aveva voluto dedicarsi alla sua grande passione per i motori, passione che purtroppo per lui è stata fatale. Oggi Andrey Gusin è morto.
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