Si chiama Qaboos Bin Said e potrebbe essere il prossimo multimiliardario del calcio inglese. Lui è il Sultano dell’Oman, padrone assoluto di uno stato modernizzato al punto da far dimenticare il Medioevo in cui viveva soltanto a metà del secolo scorso, amante dei fiori, delle cose più sofisticate, ma anche un illuminato dicono i biografi. Non si sa bene fino a che punto sia illuminato, ma certamente il mondo dl calcio rappresenta una prospettiva nuova, che pare allettarlo al punto da essere in trattativa inoltrata con un altro magnate, il russo Zingarevich, per acquisire la totale proprietà del Reading.
Rumours internazionali danno per vicino l’accordo, dopo che lo stesso Zingarevich (in realtà rampollo mezzo scapestrato più adatto alle copertine dei magazine che alle conduzioni sagge d’azienda finanziate totalmente dal padre) ha fallito più di un’operazione nonostante il ritorno in Premier League. Uno su tutti: Milos Krasic, giocatore che voleva a tutti i costi dopo il flop torinese e soluzione che a posteriori forse poteva essere l’ideale per entrambi. Tornando a Bin Said, pare che gli possano bastare 40 milioni di euro per rilevare tutto (club comunque senza posizioni debitorie rilevanti), cifra che a fronte dei 2 bilioni in suo possesso sono una barzelletta.
Ma perché Reading, allora? La leggenda narra di una sua particolare affettività verso il luogo, irrobustita dalla proprietà inglese cui lui è più affezionato, ovvero la residenza super lusso che detiene nella vicina a Wargrave, non molti chilometri a ovest di Londra, paesino sul Tamigi che dette anche i natali al celebre attore Michael Caine. L’operazione di acquisizione della società, tanto per tornare in argomento, potrebbe anche concludersi entro il febbraio prossimo, inizio 2014. E Zola, interpellato per la panchina, già potrebbe strofinarsi le mani…
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