Mondiali Brasile 2014, il presidente dell’Uruguay attacca la Fifa: “Una banda di vecchi figli di puttana”. Pensava probabilmente di non essere ripreso José Pepe Mujica, ma le telecamere lo hanno ripreso proprio mentre, senza usare mezzi termini, lanciava strali al governo del calcio mondiale. L’Uruguay è stato eliminato dalla Colombia con il risultato di 2-0, ma tutti nel Paese sono convinti che con Luis Suarez in campo le cose sarebbero andate diversamente. Il bomber del Liverpool, in seguito al morso rifilato al difensore azzurro Giorgio Chiellini, è stato squalificato per nove giornate, ha subito l’interdizione di quattro mesi da tutte le attività sportive e in più dovrà pagare una forte multa.
La sanzione non è andata giù al presidente uruguayano José Pepe Mujica, ex guerrigliero Tupamaro, che accusa la Fifa di fascismo:
“La Fifa è una banda di vecchi figli di p… – ha detto Mujica -. E’ giusto che puniscano, ma non che infliggano sanzioni fasciste”.
Parole pesantissime quelle del presidente dell’Uruguay, che nei giorni scorsi si era presentato anche all’aeroporto Carrasco per accogliere Suarez di ritorno dal Brasile, ma poi l’incontro è saltato per via di un ritardo nel volo proveniente da Natal. Nonostante il mancato abbraccio al proprio bomber, Mujica ha approfittato della presenza dei giornalisti per accusare la Fifa oltre che l’Italia.
“Evidentemente – aveva detto – , diamo fastidio per aver sbattuto fuori due potenze come Italia e Inghilterra. Chissà quanti soldi ci ha rimesso la Fifa. Di scorrettezze sui campi di calcio ce ne sono sempre state e chi ha più esperienza dovrebbe saper ponderare certi episodi, d’altra parte si sa che gli italiani sono degli esperti provocatori”.
Nessuna replica da parte del clan azzurro, se non il perdono di Giorgio Chiellini che aveva egli stesso definito troppo pesante la pena inflitta a Suarez, soprattutto il non poter rimanere in ritiro con i propri compagni. Al di là delle sue pesanti rimostranze, Mujica ha comunque sbagliato le previsioni degli ottavi: la squalifica di Suarez, aveva detto, “darà ancora più rabbia ai ragazzi, non vorrei essere al posto di chi li dovrà affrontare”. La Colombia li ha affrontati ed eliminati dimostrandosi una nazionale superiore. Il campo ha parlato e nel calcio è sempre il terreno di gioco a stabilire chi abbia ragione.
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